(f.n.) – Quando si commenta un articolo, sarebbe cosa buona e giusta documentarsi e non limitarsi ad eseguire il compitino, che prevede l’omaggio al notabile di turno, il cui godimento dell’immunità, ha subito un lieve disturbo…Purtroppo l’abitudine a salmodiare: “raccontano soltanto le cose negative e non raccontano mai le cose buone che si fanno” dimostra la scarsa volontà a comprendere la necessità di andare oltre l’evidenza e talvolta, oltre il “bello apparente”, che sovente, si rivela drammaticamente provvisorio o strumentale. Denunciare malasanità, disservizi e malaffare, significa innanzitutto avere contezza dell’impopolarità che si “conquista”, tra le file dei fans a prescindere, del potere costituito, ma significa soprattutto, auspicare soluzioni e cambi di rotta, i cui benefici effetti ricadranno, anche su coloro che giocando con l’i-Pad, ritengono una prova di dignità e coraggio, non puntare il dito contro la malversazione, il degrado morale e materiale, ma contro quei “poveri fessi” come noi, che denunciano in nome e per conto di tutti. Detto questom parliamo di cose serie: secondo voci di corridoio sembrerebbe che il direttore sanitario del PO San Rocco, il caro Salvatore Moretta, si sarebbe adirato “assai” per la pubblicazione delle immagini-video relative all’artistico scroscio d’acqua, nelle sale operatorie…riteniamo si sia adirato soprattutto per il fatto che, dinanzi all’evidenza delle immagini, non abbia potuto blaterare che si trattava delle solite invenzioni, dei giornalisti brutti sporchi e cattivi che ce l’hanno con lui, che è tanto buono, bravo e bello. Dovrebbe invece preoccuparsi di un’altra faccenda, ben più grave…dovrebbe interrogarsi sul perché, a distanza di soli due mesi dal “rappezzo” agostano, denominato pomposamente “ristrutturazione delle sale operatorie”, nelle stesse…ci piove dentro. Dovrebbe adoperarsi ed attivare la sua vigile attenzione, affinché non succeda la stessa cosa, con altri lavori effettuati e programmati…Sarebbe interessante a questo punto conoscere il nome del responsabile dei lavori…e chiedergli se l’acqua che scorre sia stata opportunamente sterilizzata o no… onde limitare i danni…E per parlare di cose belle, come viene richiesto dai commentatori della domenica mattina prima della pioggia, dobbiamo, doverosamente, esprimere la nostra meraviglia dinanzi alla ristrutturazione “splendor” del reparto di Ginecologia ed Ostetricia. La domanda però sorge spontanea…Secondo quanto dichiarato in una delle tante occasioni, in cui evidentemente, si parla tanto per parlare, il nuovo direttore generale dell’Asl avrebbe detto che il reparto di Ginecologia del San Rocco, andrebbe chiuso addirittura, perché il numero annuo dei parti è davvero irrisorio…ci chiediamo quindi, chi abbia deciso che un reparto che “andrebbe chiuso” e la sala mortuaria, dovessero rappresentare le priorità del San Rocco, nel calendario dei lavori urgenti da effettuare, abbandonando il resto del mondo-ospedale, in condizioni pietose… Ora, secondo il nostro modesto, parere i reparti non devono essere chiusi, ma posti nelle condizioni di essere efficienti ed operativi nella maniera migliore, ma le parole del Dg la dicono lunga sullo “spirito guida” che accompagna i nominati politici ed il loro aereo passaggio attraverso la sanità locale…Hasta la vista!