CASERTA È SENZA “SPERANZA” …C’È BISOGNO DI OPPOSIZIONE

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caserta CASERTA È SENZA “SPERANZA” …CÈ BISOGNO DI OPPOSIZIONECASERTA – Una nota di denuncia di Ciro Guerriero, Presidente di Caserta kest’è:

A volte certi comunicati stampa a noi ci “sfrocoleano”, e la pietra nello stagno, che il consigliere Francesco Apperti ha lanciato con nonchalance nell’oceano dell’informazione cittadina, ha avuto il suo effetto, o almeno noi abbiamo colto uno dei cerchi concentrici che veicolava una notizia importante. Riportiamo di seguito un estratto da un giornale web, dove il consigliere di opposizione denuncia quanto segue: “La questione è quella dello scomputo degli oneri di urbanizzazione per la realizzazione di una strada di collegamento tra via Acquaviva e viale Carlo III. Un progetto e uno scomputo con un unico beneficiario: i costruttori di un nuovo parco residenziale che riceveranno uno sconto sostanzioso per la realizzazione di una strada che andrà a loro unico beneficio, collegando i nuovi appartamenti al sistema viario urbano. “Non solo siamo contrari a nuove costruzioni destinate ad arricchire le volumetrie sfitte che affliggono la città capoluogo – dichiara il consigliere comunale Francesco Apperti – ma anche a questi scomputi che rappresentano l’ennesimo regalo ai costruttori e questo lo abbiamo sostenuto chiaramente in consiglio comunale prima che la discussione venisse interrotta per l’assenza dei consiglieri di maggioranza”. In realtà la strada di collegamento tra via Jenco e Via Feudo San Martino, è un vecchio progetto che per anni è stato inserito nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche, lo stesso trovava difficoltà nella sua attuazione per i vincoli stringenti che la Soprintendenza ai Beni Culturali poneva sulla fascia di rispetto che va dal ciglio stradale di Viale Carlo III° per 500 metri, ed ha valenza su ambedue i lati dell’asse viario borbonico. La pulce al naso ci è saltata proprio sulla reale possibilità che questo “mozzico” di strada, a nostro avviso importante, all’improvviso trovasse la sua fattibilità, ma perché? Ci viene il sospetto che il nostro caro super assessore Franco De Michele, abbia sposato la causa proprio per approfittare della possibilità dello scomputo degli oneri di urbanizzazione a favore del nuovo parco residenziale Acquavivendo, e per questo ha presentato un punto all’ordine del giorno dello scorso consiglio comunale, avente come oggetto proprio la “Strada di collegamento Via Jenco con traversa di via Acquaviva 4 (altezza civico 246/242) e via Feudo di San Martino. Reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio sui beni immobili interessati e dichiarazione di pubblica utilità”? E qua casca l’asino! Perché a quanto pare, e chiediamo a questo punto a chi di dovere di verificare, che il parco residenziale in oggetto si stia costruendo non rispettando la distanza minima di 500 metri dal ciglio del Viale Carlo III, così come prescritto dal Piano Paesistico della Regione Campania. In assenza del PUC pare che il Comune di Caserta abbia allargato le maglie nelle concessioni edilizie, basta fare un giro sull’albo pretorio per rendersene conto, ma la cosa più strana è che neanche la Soprintendenza, così attenta al tavolino fuori posto o al dehors non a norma, non si sia accorta di queste macroscopiche costruzioni. Utilizziamo il plurale perché anche sull’altro versante del Vialone, abbiamo riscontrato la presenza di un manufatto importante, anche questo a pochi metri dal galoppatoio, che parrebbe appartenere al nuovo centro sportivo nato di fianco ad un noto supermercato. A questo punto, considerato che la primogenitura della denuncia a mezzo stampa è da accreditare senza ombra di dubbio al caro consigliere Francesco Apperti, noi non possiamo fare altro che fornire un modesto reportage fotografico e grafico affinché l’ex candidato sindaco possa fare luce su questa faccenda, noi riponiamo in Apperti la “Speranza”.