FAZIOPENTHEATER SI APRE CON ‘CREPUSCOLI’ DE IL LUOGO IN BUIO

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Foto 1 2 300x200 FAZIOPENTHEATER SI APRE CON CREPUSCOLI DE IL LUOGO IN BUIOCAPUA – Primo appuntamento della seconda edizione della rassegna FaziOpenTheater nel week end. Sabato 9 novembre alle 20.30 e domenica 10 novembre alle 18.30 la compagnia ‘Il luogo in buio’ di Castellammare di Stabia porterà in scena lo spettacolo di Cristian Izzo “Crepuscoli – Strappare la favola al Mondo” con Giuseppe Borrelli, Antonio Della Mura (tenore), Cristian Izzo e Claudia Zembrino. Si tratta di uno spettacolo unico nel suo genere per la magia che i protagonisti sono in grado di creare sul palco. “Crepuscoli – Strappare la favola al Mondo” è un concerto a quattro voci, tre attori e un tenore, un ditirambo contemporaneo che vuole indagare la fine del mondo Antico e delle sue leggi: il secolo del “Grande disgusto”, l’800; il tempo in cui l’uomo pose sulla bilancia gli ancestrali capisaldi, i primigeni valori della vita ed infine la vita stessa e la sua propria comparsa sul Mondo: e trovò tutto privo di valore. Il crollo di un sistema etnico-culturale e religioso, durato 2000 anni e l’avvento del secolo delle grandi Forze in lotta per estinguere l’Antichità, il ‘900. Dal pessimismo cosmico, al Futurismo, al Grande Individualismo: da Leopardi, passando per Dostoevskij, Wilde e Van Gogh, fino a Esenin e Majakovskij: in mezzo a tutto ciò, Nietzsche. Il limbo in cui ci troviamo, ha le sue radici lì nell”800, poiché i grandi avvenimenti hanno bisogno di tempo per essere visti e uditi. L’ombra del Nichilismo s’abbatte su noi con milioni di frecce acuminate ad oscurare il Sole: da tutte le parti esse sussurrano, portando questo tremendo messaggio: “Tu non hai senso! Rifiuta la vita, negala! Poiché essa non ha alcun senso, poiché essa non può essere vissuta. Poiché non vi è nessun cerchio che si chiude, nessun equilibrio e nessun Dio. Nessun premio e nessuna condanna. Nè paradisi, nè inferni. Nè dèi, nè demòni.” A tutto ciò noi vogliamo rispondere per le generazioni che sono e che saranno a venire, con il nostro più disperato: “Sì! Tu menti, cometa di sventura! Io combatto la mia genesi ogni istante ed anche per te! Io voglio essere più grande di tutto questo! Io voglio essere un animale affermativo. Tutto quello che mi dici, io non lo nego: io non nego nulla! È adesso che io voglio amare la vita! È così che io voglio amare la vita! È qui ed ora che io voglio superarti! La vita non ha scopo alcuno: io non ho scopo alcuno. L’universo non ha scopo alcuno: nessuno ha mai creato nulla. Nessuno ha mai distrutto nulla. Qui, davanti a me io vedo i millenni! È per questo! È per questo! È per questo! Che io oggi voglio amare tutta la vita!”