OSPEDALE MOSCATI, IL NURSIND SCRIVE AL DIRETTORE GENERALE

0

AVERSA – Il segretario territoriale del Nursind, Antonio Eliseo ha inviato una nota al direttore generale dell’Asl, relativa ai fatti accaduti di recente all’Ospedale Moscati di Aversa.   “I fatti accaduti di recente presso la UOC di Ginecologia e Ostetricia del Presidio Moscati di Aversa – si legge in una nota inviata al direttore generale dell’Asl dal segretario territoriale del Nursind Antonio Eliseo – sono fatti che come operatori e come Organizzazione Sindacale ci lasciano l’amaro in bocca, oltre a dubbi intorno ai quali le chiediamo di fare chiarezza. Per quale motivo, un Direttore Sanitario viene repentinamente spostato dal suo incarico solo perché ha provveduto ad emanare un provvedimento disciplinare a carico del responsabile di quella UOC, atto che rientrava nelle sue competenze istituzionali, perché trasferirla ad altro incarico? Risultava forse non essere in possesso dei titoli e quindi priva delle giuste competenze per ricoprire quel ruolo? Come mai il personale improvvisamente sfocia in una protesta nei confronti del responsabile della UOC, 18 tra infermieri ed ostetriche tutti improvvisamente colti da sindrome ansiosa depressiva, tutti impazziti? Come è possibile tutto questo? Inscenare una protesta senza motivo? Oppure hanno deciso di riprendersi il rispetto loro dovuto, la propria dignità di donne e di uomini prima e di lavoratori poi? Lei come interpreta tutto ciò? Il Nursind opta per la seconda ipotesi. In diversi luoghi di lavoro abbiamo riscontrato che ancora non è chiaro ai molti che la professione infermieristica ed ostetrica si è evoluta normativamente, essa è stata definita una professione intellettuale. Decidetevi dunque, ci volete laureati trattandoci da ignoranti? Egregio Direttore a fronte di tutto questo, chiedo come mai non si è provveduto all’invio del servizio ispettivo ma si è costituita una Commissione che convoca coloro che protestano addirittura in un giorno festivo? Era talmente urgente l’audizione? Cosa si doveva accertare? Questa Commissione nasce a seguito di questi fatti o deve essere ritenuta un organismo Aziendale? Chiediamo quale procedura sia stata adottata, perché non mi sembra che i Regolamenti disciplinari delle Aziendali Sanitarie diano vita a queste commissioni. Quindi quali erano lo spirito e gli intenti di questa Commissione? Quale ruolo gli è stato conferito? Quali risultati ha prodotto? Mi creda, tutti gli avvenimenti possono solo essere catalogati come una pagina triste, in cui al centro dell’attenzione non c’è la donna gravida o il neonato, non vi è una questione assistenziale, non vi è una mancata adozione di procedure e protocolli da contestare, solo una controversia che ha prodotto vittime e carnefice. Per il momento la vera vittima di tutto questo resta la Sanità Pubblica. Vale quello che ci siamo detti quando ci siamo incontrati e che i luoghi di lavoro sono i luoghi del conflitto, quelle lavoratrici e quei lavoratori hanno verosimilmente tradotto in pratica questo principi ed hanno deciso di volersi riprendere la propria autonomia professionale (dettata dalle normative vigenti), e con essa la loro dignità. Resto in attesa nei termini perentori della Legge 241 per tutti i quesiti posti”.