– di Salvatore Zinno –
I sessani “eccellenti” alla recente convention fiorentina della Lepolda10, non sono certo mancati; d’altra parte avevamo anticipato alcune mosse di riposizionamento sullo scacchiere politico aurunco, non più tardi di qualche giorno fa (LEGGI).
Il circolo politico, del nuovo partito di Matteo Renzi a Sessa Aurunca, lo avevamo detto, è stato aperto ed è coordinato da Lucilio Rizzo – vecchia conoscenza della politica sessana, oggi dedicato alla professione di Marketing & Communications; insomma, una sorta di Claudio Velardi in piccolo.
Bene, il nostro coordinatore, ieri era presente alla Leopolda10 in compagnia di un’altra eccellenza del territorio aurunco, l’Ing. Raffaele Aceti, uomo chiave dell’ufficio tecnico dell’ASL di Caserta per quanto riguarda la sua professione, ma da sempre ispiratore di varie “nascite” politiche in terra aurunca, per citarne alcune: dalle singole candidature nelle competizioni elettorali amministrative alla fondazione di movimenti trasversali ai classici partiti – insomma, un tessitore di razza, che non ha mai cattivi rapporti con nessuno; intrattiene fraterni rapporti sia con Gennaro Oliviero che con Giovanni Zannini, Luigi Bosco o Massimo Grimaldi, fino a Pina Picierno e Aldo Patriciello, solo per citarne alcuni.
I due erano lì per accompagnare Massimo Schiavone, al quale sono molto vicini per questioni professionali, politiche e personali, e per gettare le basi per la prossima candidatura alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale della Campania di maggio prossimo, per le quali restano “solo” sei mesi per chiudere gli accordi.
In vista delle regionali di primavera, il lavoro da fare è ancora tantissimo e il giovane Schiavone è stato condotto alla corte di Matteo Renzi, per due motivi. Il primo è quello legato al conflitto partitico con l’ingombrante concittadino che si ritrova, il noto Gennaro Oliviero che dall’alto delle sue tre legislature in regione ed essendo stato il più votato dei casertani PD alle scorse regionali, vorrà certamente concorrere per la quarta non lasciando alcuno spazio nel PD casertano (che controlla militarmente assieme a Stefano Graziano) al giovane politico sessano. Il secondo motivo è più di “strategia”; infatti, con molta probabilità il Governatore De Luca, a causa dei veti del Movimento 5 Stelle campano, non dovrebbe guidare la coalizione per le regionali, come per l’Umbria in questi giorni, e correrebbe con una lista tutta sua, senza il PD e i 5 stelle. Per questo motivo, De Luca, ha mandato in avanscoperta alla Leopolda10 il suo consigliere delegato all’agricoltura Nicola Caputo, il quale assieme a Luigi Bosco stanno già lavorando alla composizione della lista per le regionali.
Candidandosi con la lista renziana, Massimo Schiavone avrebbe sicuramente una chance in più, non dovendosi misurare con i caterpillar del consenso piddini – Oliviero, Graziano e forse anche la Sgambato e qualche candidato Casertano – ma avrebbe certamente il vantaggio di ottenere la riconoscenza del Governatore Vincenzo De Luca, nel caso di una sua riconferma alla guida della Campania, che non guasta mai, considerato che l’attività della famiglia Schiavone è incentrata sulla assistenza sanitaria privata convenzionata con la Regione.
Insomma, alla luce dei dati che si vanno configurando giorno per giorno e considerate le menti che si stanno adoperando per tessere la tela della politica sessana dei prossimi mesi, sembra sempre più verosimile che per le prossime regionali, a Sessa Aurunca, andrà in scena lo “scontro” tra Gennaro Oliviero e Massimo Schiavone. In tutto ciò, si fa sempre più debole la posizione del Sindaco Silvio Sasso, il quale si sta auto-escludendo dai giochi a causa dei suoi continui litigi con i compagni di coalizione – ultimo quello con la ex assessora Tommasina Casale ed il suo gruppo “Passione Democratica”, mentre potrebbe diventare il classico vaso di coccio tra i due vasi di ferro, Oliviero e Schiavone.