OSPEDALE, PROCEDIMENTI DISCIPLINARI &… OMERTÀ?

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bulladog 30.09.19 OSPEDALE, PROCEDIMENTI DISCIPLINARI &… OMERTÀ?(f.n.) – Nel palmares del dottor Edoardo Chianese, direttore ad interim Affari Legali dell’Aorn e già responsabile di procedimenti disciplinari,  vi è sicuramente una menzione d’onore, a memoria della placida serenità dell’incedere “procedurale”, che caratterizza il suo eccellente operato, nel momento in cui il suo cuore generoso e palpitante, va in tachicardia parossistica e “frulla” tra la necessità di applicare la regola, la norma, la giusta sanzione disciplinare e la solita vocina “interna” che gli suggerisce di frenare… Fatto è che, dilettandoci con la lettura della delibera commissariale 64, che modifica e aggiorna il testo dei Regolamenti disciplinari, “ci sovvien” all’improvviso, che da quel 6 aprile u.s. data in cui si è consumato un riprovevole episodio nel reparto di Otorino, sono trascorsi ben sei mesi e che l’acuto e spiritoso Chianese, già direttore del Corriere del Mezzogiorno (wuauuu) 10 anni prima della sua fondazione ed in quel caso, più che veloce, addirittura preveggente, pare si sia distratto e che il procedimento disciplinare, contro una sindacalista sia rimasto a fermentare nel cassetto… Ricordare l’episodio è doveroso, ma constatare che la persona offesa, da sei mesi attende un “segno”, che lasci intravedere un barlume di giustizia da parte dell’Azienda, è davvero squalificante e vergognoso. Ricordiamo i fatti, per chi si fosse messo in ascolto adesso o avesse necessità di una spolverata alla memoria: il 6 aprile u.s., in linea con i dettati del proselitismo in orario di servizio, la responsabile di un sindacato di maggioranza, si reca nel reparto di Otorino, preleva dal servizio un suo fido collaboratore e si avvia verso l’uscita, Una infermiera del reparto si avvicina e presenta al duo, le giuste rimostranze per l’allontanamento arbitrario dal servizio. La responsabile del sindacato non tollera l’intrusione e va in escandescenze, iniziando ad apostrofare “malamente” l’infermiera, strapazzandola verbalmente a tal punto, che quest’ultima si sente male ed è costretta a recarsi in Pronto Soccorso, dove viene assistita e regolarmente refertata. Non finisce qui, perché nei giorni successivi, il sindacato di maggioranza, “tantobbuono”,  fa girare un foglio per la raccolta di firme…che pateticamente avrebbero dovuto attestare in fede, che nessuno voleva lavorare con l’infermiera in questione,  perché era litigiosa…Ebbene… qualsiasi manager degno di questo nome e soprattutto provvisto di attributi caratteriali e culturali, non avrebbe neanche avuto bisogno di incardinare il procedimento, perché con un solo “pugno virtuale” sul tavolo, avrebbe fatto “saltare” sia la memoria adulterata dai favoritismi del sindacato di maggioranza, sia la perversa linea di potere occulto che presiedeva ad ogni nefandezza, legittimandola. Ferrante?, ma di cosa parliamo?…Chiacchiere e “tabacchere” di conseguenza…e adesso fa “o bellill” a Benevento sulla scorta di quello che non ha fatto a  Caserta…E Chianese “ghe pensi mi!”?, abbiamo visto come ha svolto il suo ruolo, ma soprattutto con quanta solerte comprensione si è affrettato “de facto” a fare il gioco di qualcun altro…Be quiet…inutile sbattersi e reagire scompostamente… perché noi leggiamo i fatti…nessuno ha mosso un dito a tutela dell’infermiera…e se dopo sei mesi non si sa nulla di nulla, la sintesi consiste nel fatto che, i responsabili non hanno avuto neppure un giorno di sospensione, non sono stati puniti e, a fronte di un fatto gravissimo, anzi due…infatti oltre all’aggressione verbale, il punto H dell’art.3 del titolo 2, recita qualcosa di interessante sui dipendenti che, durante l’orario di servizio svolgono altre attività. Inoltre, l’articolo 15 del Titolo II del Regolamento dei Procedimenti disciplinari è molto chiaro sugli obblighi dei componenti dell’UPD, ci chiediamo quindi, in quale coreografica maniera siano stati giustificati questi sei mesi di inqualificabile inerzia procedurale e soprattutto con quale “faccia” l’Azienda si presenti integerrima, giusta ed efficiente agli occhi di una dipendente che, non solo è stata offesa, ma è stata successivamente oggetto di critica, indirizzata artatamente contro la sua persona con l’obiettivo di isolarla. Le vendette trasversali e le rappresaglie in questo Ospedale sono all’Odg…chissà se il commissario se n’è “addonato”…Hasta la suerte siempre!

5 Commenti

  1. Fido chi e? Ah quello che fa anche straorninario e poi si mette in una stanza , durante l’orario di servizio , a ricevere persone per consulenze.

  2. E intanto girano girano girano , senza autorizzazione, per i reparti, dell’ospedale, in qualsiasi ora, anche di domenica, infastidendo e interrompendo il servizio al personale che è deputato all’ assistenza.

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