VALONA – La Compagnia teatrale Fabbrica Wojtyla in terra d’Albania con lo spettacolo “Anonimo Napoletano“, apprezzato dal grande pubblico e dalla critica nazionale (vedi per tutti il recentissimo articolo del filosofo Galimberti su D di Repubblica), in scena a Valona il 26 settembre nel prestigioso Teatri Petro Marko, ed il giorno seguente 27 settembre al Teatri Kombetar di Tirana, come gesto di solidarietà nei confronti dei fratelli albanesi, per sensibilizzare l’attenzione dell’Italia all’Albania colpita in questi giorni dal terremoto. Tra Campania ed Albania per la similitudine geografica (Durazzo e Valona come Napoli e Salerno) e la vivacità dei suoi cittadini l’abbraccio simbolico tra due culture diverse ma così vicine anche nella storia. “Anonimo Napoletano” forte del riconoscimento come modello culturale innovativo anche del prof. Galimberti, propone la filosofia di Fabbrica Wojtyla in Albania: superare ogni barriera fisica linguistica e logica per una vita che valga la pena di essere vissuta. “Anonimo Napoletano“, “la perla rara” tra le opere prime del Fringe Festival dalla critica ad Edimburgo è una nuova esperienza straordinaria per il teatro itinerante di questi giovani artisti campani divulgatori della nuova cultura teatrale italiana d’autore, nel luogo più emergente e giovane presente in Europa, l’Albania pronta al suo ingresso nella UE. Scritta e diretta dal drammaturgo Patrizio Ranieri Ciu “Anonimo Napoletano” è una innovativa opera musicale di pura contaminazione artistica che fonde gli stilemi dell’opera lirica con la sagacia del teatro d’autore e storico popolare, caratterizzato da un impasto multilinguistico di napoletano, inglese, italiano e del paese ospitante. Una storia di intrighi, inganni e amore durante la Rivoluzione Napoletana del 1799, pungente metafora universale sulla condizione dell’umanità e sulla falsità dei mezzi di comunicazione di massa.