NENCINI, MARAIO, BRANCACCIO TUTTI IN “ITALIA VIVA”… E I SOCIALISTI DI TERRA DI LAVORO? RENZI AGO DELLA BILANCIA

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Partito Socialista 633x360 NENCINI, MARAIO, BRANCACCIO TUTTI IN ITALIA VIVA... E I SOCIALISTI DI TERRA DI LAVORO? RENZI AGO DELLA BILANCIACASERTA – L’ex presidente del consiglio, Matteo Renzi, porta in Italia Viva anche il presidente del Partito Socialista Italiano, il senatore Riccardo Nencini, candidato nelle liste del PD alle ultime elezioni politiche e attuale presidente del PSI, dopo la elezione di Enzo Maraio a segretario nazionale. Alcuni giorni fa, l’attuale segretario provinciale di Caserta, il dottor Brancaccio, preannunciava le dimissioni dall’attuale carica e si impegnava a celebrare in tempi brevi, il congresso in Terra di Lavoro, per eleggere qualcuno che non è riuscito a diventare assessore della giunta Marino. Il neo segretario nazionale aveva voluto con se in Direzione, l’attuale segretario provinciale del PSI, e lo aveva nominato responsabile della tematica ambientale (vedi Terra dei Fuochi”). Intanto da alcuni comuni di Terra di Lavoro, ove la presenza socialista è stata sempre di grande levatura, da Casapulla a San Prisco, da Parete ad Orta di Atella, da Marcianise a Portico di Caserta, da San Felice a Cancello a Santa Maria Capua Vetere, le proteste degli iscritti al Partito Socialista Italiano per l’anno 2019 si fanno sentire e quindi il segretario regionale e quello nazionale dovranno motivare questa scelta repentina con un cambio di rotta, per fare da stampella al Movimento 5 Stelle e al Partito Democratico. “Per qualche briciola in più” ha commentato un autorevole consigliere regionale, che negli anni scorsi ha rappresentato degnamente i Socialisti di Terra di Lavoro. Nelle prossime ore l’attuale segretario nazionale, dottor Enzo Maraio, dovrebbe spiegare agli elettori socialisti le ragioni della scelta del senatore Nencini e quali provvedimenti adottare nei confronti di chi ha tradito i nobili ideali del Socialismo dal Volto Umano. Ahimè, il buon Pierino Lagnese e Mimmo Dell’Aquila non avrebbero mai immaginato che il PSI si sarebbe estinto in provincia di Caserta e nell’intera Campania. Un ex democratico cristiano, il Matteo nazionale, da dilettante allo sbaraglio è riuscito a mettere insieme 41 tra senatori e deputati, mentre il Cavaliere lo aspetta, in vista delle prossime elezioni nazionali. E il simbolo del PSI presentato a Fano, qualche settimana fa, che fine farà? Lo adotterà Renzi per rilanciare Italia Viva?

 Tacco di Ghino