(f.n.) – E se nel corso dei 45 giorni di “prorogatio” del suo mandato, un direttore generale di Asl, uno a caso, Mario De Biasio, viene “attaccato” dalla sindrome della “delibera ossessiva compulsiva”, cosa succede nel day after, visto che nell’interregno è consentita soltanto l’ordinaria amministrazione?, ma non era stato proprio De Biasio che a suo tempo, quasi come una dichiarazione di principio all’inizio del suo mandato, fece annullare le delibere del direttore generale che lo aveva preceduto?…La domanda sorge spontanea… ma…questa specie di, assai poco economica, “iacovella” si perpetuerà finché le nomine della Sanità saranno patrimonio ereditario dei politici in turno sul seggiolino che conta? E le delibere secretate per “ammacchiare” cambi di mansioni e renderli legittimi dopo tre anni, in quale capitolo o appendice della millantata trasparenza sono contemplate?, o forse non sono contemplate affatto?,…forse sono addirittura illegittime per prassi, forma e contenuto?,…forse non è così che funziona ma… dobbiamo, per caso, rassegnarci che, de facto, funziona così? Poiché…visto e considerato che si stanno facendo i giochetti al sapore di “restauro” per terminare a dovere la sistemazione delle storiche “quattro uova nel piatto”, sembrerebbe proprio che la cosiddetta “legalità” sia solo una tendenza stagionale…basta attendere che passi e nessuno si farà male? In questa ottica trascendentale tendente al mistico, ogni stupefacente dichiarazione diventa addirittura pertinente…Indubbiamente in tre anni di gestione De Biasio, 70 milioni di euro di deficit di compensazione per i tassi di fuga dei cittadini, che vanno a curarsi nelle altre Regioni, rappresentano esattamente “i conti a posto” millantati dall’ormai ex direttore generale dell’Asl, così come viene da ridere quando l’ineffabile anestesista continua a tentare di restare in esercizio, anestetizzando la comunità, con la favola delle stabilizzazioni…pur sapendo che dopo avere infornato centinaia di (figli, nipoti, mogli, zie, compari e comari) al secolo cocopro, ne potranno essere assunti soltanto la metà…e l’assistenza ospedaliera?, l’affossamento del San Rocco di Sessa Aurunca, peraltro sequestrato dai Nas e Piedimonte Matese?, e Santa Maria Capua Vetere e…non parliamo di Maddaloni e neppure di Aversa di cui avremo tempo di parlare visto che sta per diventare la capitale del Regno Sanitario, il che equivale, almeno al momento, ad organizzare i matrimoni della figlia del re con i fichi secchi…con tutto il rispetto per Graziano il Sommo che si agita tanto e continua a distribuire gli anelli per il naso… Hasta la suerte companeros!