ASL, STABILIZZAZIONI & BLUFF

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CORRERA DE BIASIO ASL, STABILIZZAZIONI & BLUFF(f.n.) – Asl, ultimo giro, ultima corsa e così… arriviamo in volata al giro di boa…ma se l’abbrivio iniziale è troppo violento, qualcuno rischia di andare a sbattere, come si dice a Oxford “nfaccia o mur”…! Amici cari, ricordate la vicenda appiccicaticcia del personale precario da stabilizzare, ai sensi del Decreto Madia?, ricordate che i tre bravi ed ubbidienti fratellini De Biasio, Correra e Blasotti, sollecitati a far bene i loro compitini, prima dello scadere del tempo ed intenzionati ad accontentare figli, mogli, nuore, nipoti, cumparielli e cummarelle, avevano, grazie a fantasiosi progetti, assunto a tempo determinato Co. Co. Pro. e Co. Co. Co e personale oltre il fabbisogno previsto per il 2018-2020? Tanto è vero che sarebbero rimasti fuori dalla legittima stabilizzazione, circa un centinaio di Co.Co.Pro?, ricordate come fu pubblicata ed effettuata richiesta di Interesse di Partecipazione ai bandi, per coloro che ritenevano essere destinatari di tali procedure di stabilizzazione?, ricordate che non furono mai pubblicati gli elenchi di tali richiedenti?,  ricordate che i sindacati parteciparono ad un tavolo tecnico regionale con l’obiettivo di ottenere una deroga al numero prefissato di 220 unità del fabbisogno triennale?,  ricordate che gli stessi sindacati stavano con il fiato addosso a De Biasio per la pubblicazione del Bando di Concorso per le predette stabilizzazioni? Ebbene… in questa dimensione “aulica”, addirittura quattro Co.Co.Pro. Collaboratori Amministrativi aventi diritto ed esclusi dall’elenco, furono costretti a diffidare il De Biasio affinché fossero reinseriti tra gli aventi diritto.  Detto… fatto. Ebbene con le delibere 1050 e 1051 del 26 luglio u.s. vengono banditi gli attesi concorsi. La… a questo punto è appena il caso di porsi qualche interrogativo…Se di stabilizzazione trattasi, ai sensi di uno specifico Decreto Legislativo per personale che ha operato, anche con assistenza diretta a pazienti, vedi Medici 118, Psicologi, etc per oltre 10 anni, dove risiede la logica in virtù della quale, si bandisce un vero e proprio concorso pubblico con ben tre prove, una scritta, una pratica, un colloquio, oltre ai titoli referenziali? Vuoi vedere che per decenni i pazienti si sono trovati al cospetto di personale non legittimato alla funzione? E se i Bandi sono destinati al personale avente diritto ai sensi dell’Art. 20, comma 2, D. Lgs. 75 del 2017, che recita: “Nello stesso triennio 2018-2020, le amministrazioni, possono bandire, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di cui all’articolo 6, comma 2, e ferma restando la garanzia dell’adeguato accesso dall’esterno, previa indicazione della relativa copertura finanziaria, procedure concorsuali riservate, in misura non superiore al cinquanta per cento dei posti disponibili, al personale non dirigenziale che, alla data di entrata in vigore del presente decreto, possegga tutti i seguenti requisiti”… allora dovremmo supporre che dei posti messi a concorso (231 fabbisogno 2018-2020), solo il 50% sono destinati agli aventi diritto alla stabilizzazione! Tanto per fare un esempio, su venti (20) Assistenti Amministrativi di cui al Bando, solo dieci (10) sarebbero riservati per la stabilizzazione, gli altri 10 sarebbero riservati a partecipanti esterni! O no? E non dimentichiamo gli Psicologi per i quali sono previste tredici (13) stabilizzazioni mentre effettivamente gli aventi diritto sono diciassette (17). Il bluff starebbe forse nella frase sibillina scritta in delibera: “sono fatti salvi eventuali incrementi dei suddetti posti (115/231) da apportare a seguito dell’approvazione del fabbisogno di personale relativo al triennio 2019-2021”. Cosa significa?, che tutti gli eventuali esclusi dovrebbero sperare in un eventuale futuro incremento di fabbisogno? E se non vi dovesse essere l’incremento? E se non venisse approvato il futuro fabbisogno? Alla luce dell’effettiva interpretazione della norma, non crediamo vi siano molti elementi per stare tranquilli! Tanto è vero che pare siano già nell’aria i ricorsi. Hasta la verguenza!

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