SAN ROCCO, CHIUSURA AMBULATORIO DI GINECOLOGIA: INTERVIENE IL NURSIND

0

SESSA AURUNCA – Il segretario territoriale del NurSind, Antonio Eliseo, ha inviato una nota al Direttore Generale ASL Caserta Mario Di Biasio e al Sindaco di Sessa, Aurunca Silvio Sasso, in merito alla chiusura dell’Ambulatorio di Ginecologia del Presidio Ospedaliero San Rocco.

 “Questa Organizzazione – si legge nella lettera – resta sconcertata dalla chiusura dell’Ambulatorio di Ginecologia del P.O San Rocco. Chiusura che avviene per l’avvicinarsi delle ferie estive, per le quali diminuiscono le Risorse Umane disponibili. Ricordiamo a chi legge per competenza, che le attività assistenziali sono soggette ad organizzazione è pianificazione che purtroppo in questo Presidio mancano. Certo una chiusura di 100 giorni dal 20 Giugno a Settembre desta stupore nelle donne gravide che preferiscono essere seguite dalla Struttura Pubblica. Che il personale abbia diritto alle ferie questo resta indiscutibile, ma che le attività vanno garantite anche questo è indiscutibile.

Ricordiamo che non è semplice chiudere in attività.

Si ricorda sempre a chi legge per competenza che la Delibera di Giunta 170/2007al punto;

Sospensioni delle Attività di erogazione delle Prestazioni recita:

“Il REALIZZARSI DI SITUAZIONI CHE OGGETTIVAMENTE IMPEDISCONO L’EROGAZIONE DELLA PRESTAZIONE (Guasto macchina, indisponibilità del personale) , RAPPRESENTA UN EVENTO CHE PUÒ VERIFICARSI IN QUALUNQUE CONTESTO. GLI EVENTI CHE IMPEDISCONO L’EROGAZIONE DELLA PRESTAZIONE SONO IMPREVEDIBILI, RELATIVAMENTE AL MOMENTO IN CUI AVVENGONO. MA SONO PREVEDIBILI COME SITUAZIONE POTENZIALE (ferie) LE AZIENDE DEVONO INDIVIDUARE LE SOLUZIONI PER SUPERARE LA CONTINGENZA “tecnica” E GARANTIRE LA CONTINUITÀ DEL SERVIZIO.

L’INTERRUZIONE DELL’EROGAZIONE PUÒ AVVENIRE SOLO PER GRAVI E GIUSTIFICATI MOTIVI ED IN OGNI CASO DEVE ESSERE EFFETTUATO NEL DELLE SEGUENTI REGOLE.

LA REGOLAMENTAZIONE DELLA ATTIVITÀ DI SOSPENSIONE, DELLA ATTIVITÀ DI EROGAZIONE DEVE ESSERE ESPLICITAMENTE PREVISTA IN UN DOCUMENTO AZIENDALE CHE, PREVIA CONSULTAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEGLI UTENTI NE DEVE DEFINIRE E APPROVARE LE PROCEDURE .LA SOSPENSIONE DELLE ATTIVITÀ NON POSSONO AVVENIRE SENZA L’AUTORIZZAZIONE DELLA DIREZIONE AZIENDALE.

LA DIREZIONE GENERALE DEVE INFORMARE L’ASSESSORE ALLA SANITÀ NEL NOSTRO CASO LA STRUTTURA COMMISSARIALE CHE A SUA VOLTA DEVE INFORMARE IL MINISTERO DELLA SALUTE NELLE FORME NEI TERMINI CHE VERRANNO INDICATI NEI TERMINI CHE VERRANNO INDICATI.

OGNI EVENTO DI INTERRUZIONE DELLE ATTIVITÀ DI PRENOTAZIONE DEVE ESSERE REGISTRATO CON MODALITÀ DI QUALE PRESTAZIONE E SOSPESA.”

Alla luce di quanto su legge nella delibera di Giunta ancora in essere, ci domandiamo è stato attuato un piano ferie del personale per evitare una riduzione delle attività? È stato individuato dalla Direzione Generale un punto dove le gravide possono ricevere l’assistenza del caso? Il Direttore Sanitario che ha disposto la chiusura di tale attività ha fatto tutti i passaggi previsti dalla Delibera citata? La chiusura dell’Ambulatorio è stata concordata con i rappresentanti degli utenti? La Struttura Commissariale è stata messa a conoscenza? E a conoscenza il Ministero della Salute che per 100 giorni alle donne è vietato essere assistite per una mancata programmazione?

Ci domandiamo gli altri servizi ai quali pur bisogna riconoscere il periodo di ferie subiranno la stessa riduzione delle attività visto che nel mese di Luglio il personale di sala operatoria e ridotto al lumicino e che non si riusciranno ad organizzare i turni se non ricorrendo all’istituto della pronta disponibilità che non può essere pensata come sostituzione di orario di servizio? Tutto questo in periodo dove la popolazione aumenta i suoi numeri vertiginosamente.

Il nostro pensiero non sposa assolutamente queste incongruenze le Aziende in generale e quelle Sanitarie in particolare programmano, pianificano, organizzano ed attuano. Quattro fasi che in questa Azienda e in questo”.