SALERNO – “Con questo governo regionale di centrosinistra passare da Campania Felix a Salerno Felix è un attimo. La distribuzione dei fondi assegnati alle province campane nell’ambito del PSR Campania 2014-2020 ne è la dimostrazione evidente. In base a questa ripartizione circa il40% delle risorse complessive sarà assegnato solo alla provincia di Salerno, il restante 60% tra le altre quattro province. Una disparità inaccettabile”. Così il consigliere regionale indipendente Gianpiero Zinzi che sul tema ha presentato un Question Time avente ad oggetto “Prime risultanze della programmazione PSR 2014/2020”. Per l’anno 2019 la spesa liquidabile delle Misure 4.1.1 e 4.1.2 ammonta a 327.995.757,19 euro. La somma viene ripartita in modo tale che – per citare l’esempio più eclatante – a Salerno arriveranno contributi per un importo quasi quattro volte superiore rispetto a quello previsto per la provincia di Caserta. Volendo fare un confronto pratico possiamo dire che ogni ettaro coltivato in provincia di Salerno “vale” 727,78 euro, contro i 331,20 euro di un ettaro casertano. Per il centrosinistra un ettaro beneventano è “quotato” 650,57 euro, quello napoletano 273,17 €, mentre un ettaro irpino “vale” 465,18 euro. Nel dettaglio: dei quasi 328milioni di euro da suddividere, 140.726.197,92 euro andranno ad aziende di Salerno (193.363 ettari coltivati); 35.571.675,77 euro a Terra di Lavoro (107.402 ettari coltivati); per Benevento (112.225 ettari coltivati) la cifra complessiva è pari a 73.010.529 euro; per Avellino (140.128 ettari coltivati) il contributo ammonta a 65.185.152 euro. Ultima è la provincia di Napoli (35.082 ettari coltivati), a cui sono destinati 9.583.278,07 euro. “La mia puntualizzazione non è contro i tecnici e gli agricoltori salernitani, ci mancherebbe altro, ma contro questa politica regionale di assegnazione dei contributi. Così com’è stato concepito è destinato ad affossare le aspettative di crescita del settore agricolo, che rappresenta da sempre il cuore pulsante del sistema Campania”.