A CIASCUNO LA SUA BR-EXIT

0

   –  di Francesca Nardi  –

Ed è l’uscita inevitabile dal panorama del buon senso, con vista sulle Idee, che dovremmo registrare e far registrare a ciò che resta del nostro equilibrio mentale, ma soprattutto al residuo di memoria integra, che stiamo facendo inacidire, come al solito inconsapevoli, in fondo al pozzo della ragione. Europee 2019 e quel che resta della politica…sui tacchi a spillo che qualcuno non ha mai saputo portare o sulle stucchevoli assicurazioni recitate in uno strano idioma, pericolosamente in bilico tra il dialetto sacro di un luogo, storpiato da una lingua madre in buona parte inesplorata… Sui quotidiani di rispetto, per intenderci quelli che incassano centinaia di migliaia di euro di pubblicità, i titoli avallano il messaggio imperante che fomenta ed alimenta le paure del popolo, nei confronti dell’uomo nero…suggerendo nelle prime due righe, così sono tutti contenti, le ricette per frenare la presunta avanzata filonazista che si delinea armata fino ai denti e pronta a decapitare il libero pensiero…Intanto, mentre ci dissetiamo con le ultime gocce di democrazia, prima del buio annunciato, un bidello, ultima generazione di un paese, appunto libero e democratico, ammazza un gatto davanti ad una scolaresca e qualcun altro porta a termine, come da contratto,  il mandato di uccidere in una corsia di Ospedale… e qualcun  altro la settimana scorsa, ha quasi ucciso una bambina…e la stampa intemerata  racconta il day after dell’orrore, pronta alle analisi premonitrici e denigratorie che ravvisano in un dramma decennale, i segni prodromici di un regime che incombe…In questo stagnare del pensiero e della ragione, sarà difficile riprendere il volo…se non facciamo giustizia sommaria delle idee degli altri che, su ordinazione o per convenienza, tentano di spazzare via le nostre e mettiamo in fila i nostri gagliardi aspiranti delegati a Bruxelles…e ci decidiamo una volta per tutte a considerarne lo spessore personale, professionale, politico e la capacità reale e concreta di “esserci” in nome  e per conto nostro. I partiti o presunti tali, tutti… i movimenti, tutti…le varie sigle…tutte…o le teste pensanti di riferimento, quelle che decidono per tutti…quelle che spuntano alla destra di Dio, sono riusciti ancora una volta a provocare l’irresistibile desidero di diventare “anarchici” e mettere una pietra tombale sulle aspettative. E vagolando per adesso, nell’area di centrodestra, vediamo la Lega che crede di “lavorare” il Sud, come il filo di lana ai ferri, dritto e rovescio, rovescio e dritto…Prima ingaggia i “buoni” di An, stiva i consensi e poi pretende di escluderli dalle decisioni ed il risultato finale dovrebbe essere una bella maglia liscia e del colore accomodante che richiede il patron? Della serie “tutti zitti avanti marsch, il 26 si vota chi dico io?” La Lega non ha fatto i conti con il Sud che “intofa”, e silenziosamente divide i buoni dai cattivi…imparerà a sue spese…Forza Italia chez nous, dovrebbe giocare una partita diversa e distinguersi…Al di là delle acrobazie elettorali, delle terne e delle alternanze, sarà opportuno tirare le somme indipendentemente dal cavaliere “errante” che deve essere il primo a tutti i costi …. Il Sud ed in particolare Terra di Lavoro dovrà guardare al futuro della sua gente e a coloro che “concretamente” sono in grado di migliorarlo con dati di fatto e non in prospettiva, veicolando verso le nostre contrade progetti, opportunità, lavoro e finanziamenti ad hoc. Diamo uno sguardo di striscio ma “illuminante” ai nostri prodi ricandidati focalizzando l’attenzione per adesso su quelli che viaggiano alla velocità di venticinque, ventisei assistenti tra cui persino un sindaco del casertano …e soprattutto valutiamo il prodotto di cotanta assistenza in termini di benefici per il territorio…o no?,  abbiamo sicuramente il tempo di farlo….