– di Francesca Nardi –
Che Mauro Felicori abbia denunciato per diffamazione Costantino Beltrami di Appiapolis importa poco, poiché dovrà dimostrare, a tempo debito e nelle sedi opportune, in cosa consista la diffamazione…Che abbia comunicato “urbi et orbi” di averlo fatto, importa ancora meno…poiché siamo consapevoli che l’astinenza da like, possa averlo indotto a richiamare l’attenzione con qualsiasi mezzo…Ciò che non si comprende invece, sono i lussi dialettici che qualcuno si concede, come la libertà di parola e di giudizio che, pare abbia indotto tale Antonio Cristillo, mai sentito nominare prima d’ora, per qualche ragione recondita o chissà quale pulsione irresistibile, a commentare l’annuncio di Felicori, in maniera sconcia ed insultante, con chiaro riferimento ai giornalisti delle testate denunciate, compreso la nostra.
Il tale Antonio Cristillo scrive:
“Giornalai prezzolati. Sono anni che diffamano dietro compenso. Bravo direttore”.
Lo sconosciuto commentatore è stato assai approssimativo nel calcolo delle conseguenze del reato di diffamazione, laddove sia dimostrato, e… nel post di cui sopra, è dimostrato in tutta la sua interezza e volgarità. Il diffamatore ha inoltre dimostrato, quanto sia diventata sporca e pericolosa questa città, da quando tutti hanno il diritto di vomitare ciò che resta loro sullo stomaco del pasto della belva e noi aggiungiamo che è proprio a causa di giudizi sconsiderati e gratuiti, pronunciati da cittadini come il Cristillo, che la reputazione di molte persone, nel tempo, di sussurro in sussurro e poi “sguaiatamente” sui social, è andata a carte 48. Gente come Cristillo deve vergognarsi e se ha figli da educare, deve vergognarsi ancora di più. Le persone coerenti e “perbene” pronunciano accuse quando e soltanto se, sono in grado di dimostrarle. Le persone perbene non sparano nel mucchio e soprattutto non diffamano sulla piazza di fb, se non desiderano correre il rischio di essere querelate.
In verita’ alcuni argomenti scottanti si leggono solo su Appiapolis ….per il resto niente di nuovo sotto il sole: veleni, veleni, veleni
La redazione di Appia Polis ed il suo direttore ringraziano
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