ROMA – “Con un emendamento inserito nella legge europea all’art. 21, abbiamo evitato una nuova multa salatissima che, senza dubbio, sarebbe stata inflitta dall’Europa nei confronti dell’Italia per violazione del diritto europeo in materia di aiuti di stato. Abbiamo dovuto sanare, quindi, rapidamente, una situazione creata dal Governo Renzi e dal Partito Democratico i quali, nella legge di bilancio 2016, inserirono una norma che concedeva incentivi fino al 2021 anche per gli impianti per la produzione di energia elettrica alimentati da biomasse, biogas e bioliquidi sostenibili. Tali impianti avevano cessato di percepire gli incentivi per la produzione di elettricità al 1° gennaio 2016, o avrebbero cessato il percepimento entro il 31 dicembre 2018. Tutto questo è stato giudicato illegittimo in base alle norme europee e, da mesi, era stata già aperta una procedura di pre-infrazione dall’Europa” dichiara la senatrice Vilma Moronese (M5S) Presidente della Commissione Ambiente del Senato, intervenuta in aula per illustrare le motivazioni dell’emendamento, e che ha fatto sapere “Il meccanismo di richiesta di questi incentivi richiede un passaggio obbligatorio attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico, così abbiamo potuto anche conoscere quali aziende avevano chiesto di accedere a questi contributi, ed in prevalenza si trattava di impianti di incenerimento e discariche. Va precisato infatti che la definizione comunitaria e nazionale di biomassa include la frazione biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani. Il MoVimento 5 Stelle sta approvando leggi importantissime come il Reddito di Cittadinanza, ma allo stesso tempo sta ponendo riparo con tanto lavoro a tutti gli errori e ai danni commessi dai governi precedenti” conclude la senatrice Moronese