CASAGIOVE – Riceviamo e pubblichiamo una lunga lettera aperta rivolta al primo cittadino di Casagiove dai consiglieri d’opposizione riuniti nel gruppo “Casagiove nel Cuore”. La gestione e la trasparenza il tema centrale.
“Avremmo voluto confrontarci con il Primo Cittadino sulle questioni che sono a cuore a tutti i concittadini, Artestate, ex Termotetti, la gestione del Palazzetto e del Campo Sportivo, domande che, ancora oggi, nonostante sia passato quasi un anno, non trovano risposta, tuttavia siamo costretti a sottolineare tecnicismi che ai più probabilmente interessano poco, ma di fondamentale importanza in quanto garantiscono legalità, democraticità ed uguaglianza.
Abbandonare l’adunanza consiliare è un atto di protesta, dettato delle innumerevoli violazioni di legge e regolamenti che l’attuale gestione politica del Comune, attua senza vergogna e limitazione alcuna.
Caro sindaco Corsale noi con tanta umiltà andiamo a lezioni di diritto amministrativo – materia ostica – proprio perché vogliamo fare bene il nostro lavoro. Lei invece, continua con la sua ipocrisia a fare solo dichiarazioni e cattive figure.
L’art. 31 del Regolamento per il Funzionamento del Comune di Casagiove prescrive una norma di fondamentale importanza, che garantisce a TUTTI i consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, l’esercizio dei diritti di informazione e trasparenza. Il mancato deposito della documentazione necessaria per poter liberamente e consapevolmente deliberare, da noi eccepito in Assise, rientra nei più generali atti diretti all’esercizio dell’ufficio di Consigliere Comunale e siamo rammaricati che i colleghi di maggioranza non hanno appoggiato la nostra richiesta di invalidità dell’adunanza, giacché la lesione dei diritti che si stava perpetuando riguardava TUTTI NOI CONSIGLIERI.
Con estrema tristezza possiamo solo prendere atto che ormai presso il Comune vige LA MANCANZA DI CONOSCENZA DELLE NORME O, PEGGIO ANCORA, LA VOLONTÀ DI NON APPLICARLE.
Allora Caro Sindaco, “se lei fosse in grado di fare il suo lavoro”, saprebbe che il Presidente e/o il Sindaco sono tenuti a rispondere alle interrogazioni consiliari e non i dirigenti, cosi come è accaduto nel Consiglio di novembre, saprebbe che tutti gli atti relativi ai punti all’ordine del giorno del consiglio comunale devono essere depositati in segreteria 72 ore prima dell’adunanza, saprebbe che i beni pubblici DEVONO essere amministrati e gestiti a favore della collettività e non come beni di esclusiva proprietà, così come sta accadendo ormai da anni per il Palazzetto dello sport.
Dunque, chi sa fare il proprio lavoro?
Sindaco, NOI siamo Consiglieri di opposizione per una scelta di legalità e di rispetto del voto popolare.
Opposizione seria, opposizione che non si è venduta. Abbiamo, ancor prima che il DIRITTO, il DOVERE DI CONTROLLARE E VIGILARE IL SUO OPERATO e di questa sua pseudo maggioranza.
Ci rivolgiamo dunque, anche ai colleghi Giovanni Russo e al dott. Mario Melone, entrambi candidati sindaco, i quali per anni si sono battuti per la buona gestione del Palazzetto e del Campo sportivo, ma che oggi hanno dimenticato quelle battaglie e NON STANNO PIÙ CHIEDENDO E CERCANDO CHIAREZZA. Come mai?”