…INTANTO URGE UNA RIORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE COMUNALE
di Carmine Eliseo
SAN PRISCO – L’unico dato certo è che coloro i quali non hanno partecipato alla processione dei santi protettori della città di San Prisco sono stati i consiglieri di Libera Mente. Non è possibile confondere il sacro con il profano, mentre gli altri della maggioranza sono impegnati in un matrimonio, dal presidente del consiglio Franco Monaco all’assessore Antonio Morgillo insieme al presidente del gruppo di Le Ali Ventriglia. Il vice sindaco, apparentemente stanco ha lasciato il corteo quasi alla fine, e i cittadini che non lo hanno visto lungo Viale Trieste hanno continuato a girare il solito film, quello degli inciuci che sono il pane quotidiano di quattro dilettanti allo sbaraglio che si radunano puntualmente lungo Via A Stellato, per appagare le loro insoddisfazioni politiche. Bene ha fatto il primo cittadino Domenico D’Angelo, alla fine della processione, a Piazza Chiesa Madre, a ringraziare la cittadinanza,impegnandosi a velocizzare il programma amministrativo. Necessita la riorganizzazione del Personale e sembra che il Segretario comunale, stia approntando un piano che riconduca al lavoro, anche coloro i quali, da anni hanno sempre marinato il comune con tutti gli stratagemmi non consentiti dalla legge. I dipendenti comunali che svolgono diligentemente il loro lavoro sono stanchi di essere presi in giro da coloro i quali sguazzano dietro le scrivanie mentre la cittadinanza attende i suoi diritti. L’assessore al Personale, Lina Abbate, sembra decisa in questa azione, e dichiara: “Il sindaco ed il segretario comunale hanno l’obbligo di riavviare la macchina amministrativa e se necessario, per chi continua a rallentare il lavoro, avviare procedure atte a ricondurre costoro sulla retta via. Finito il tempo che Berta filava e gli altri mangiavano e bevevano, perché alcune azioni vengono svolte, alla luce del sole, e solo chi è cieco non vede. Basta con i raccomandati del Tizio o Caio di turno, nessun privilegio per coloro i quali non adempiono al loro dovere di dipendente pubblico e se qualcuno ritiene che abbia i requisiti per andare via, faccia spazio ai giovani e sono tanti che hanno bisogno di un posto di lavoro, diplomati e laureati, che devono andare all’estero per sbarcare il lunario. Il dottore Domenico D’Angelo ha il dovere di tutelare tutti, dai cittadini ai giovani disoccupati, dai poveri a coloro i quali sfuggono per non pagare le tasse, quindi un giro di vite, renderebbe merito ed onore alla città di San Prisco.