CORSO SUI BLOCCHI PER LA CHIRURGIA DELLA MAMMELLA AL SAN MICHELE

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blocchi chir mamm progr 253x300 CORSO SUI BLOCCHI PER LA CHIRURGIA DELLA MAMMELLA AL SAN MICHELEMADDALONI – Oggi è possibile praticare l’anestesia loco-regionale in associazione all’anestesia generale, in quella che viene chiamata “anestesia combinata”, anche per la chirurgia del seno: si tratta di vari tipi di blocchi di uno o più nervi della parete toracica, eseguiti sotto guida ecografica. Per illustrare i vantaggi del blocco periferico e della terapia del dolore eco-guidata è stato organizzato per sabato 6 aprile nella sala convegni della Casa di Cura ‘San Michele’ di Maddaloni (CE) il Corso pratico-teorico “BLOCCHI PER LA CHIRURGIA DELLA MAMMELLA”, che si pone come obiettivo «anzitutto, di fornire gli strumenti teorici basilari per poi dare ampio spazio all’esercitazione dello skill ecografico sia di visione delle strutture anatomiche che di visione dell’ago», spiega Mario Tedesco (Mater Dei Hospital, Bari), responsabile scientifico del Corso itinerante progettato con i colleghi Pierfrancesco Fusco (L’Aquila) e Giuseppe Sepolvere, coordinatore del reparto di Anestesia e Rianimazione della Clinica maddalonese. «Lo scopo dell’incontro formativo – chiarisce Sepolvere – è quello di insegnare agli anestesisti come eseguire i blocchi di fascia per la chirurgia della mammella con l’utilizzo dell’eco-guida: il blocco periferico, infatti, in associazione a blandi analgesici per via endovenosa per gli interventi minori, o a modesti dosaggi di oppiacei per gli interventi maggiori, offre un’analgesia migliore proprio nelle ore più critiche, le prime del postoperatorio, in cui il dolore è più intenso. Per questo motivo la letteratura internazionale sottolinea l’importanza di adottare tecniche di anestesia/analgesia loco-regionale». Si tratta, in realtà, di tecniche all’avanguardia che solo pochissimi anestesisti applicano in Italia, come Pierfrancesco Fusco, Mario Tedesco e Giuseppe Sepolvere, che le promuovono anche tramite pubblicazioni scientifiche e, gli ultimi due medici, in qualità di componenti del direttivo dell’ESRA (European Society of Regional Anaesthesia & Pain Therapy), l’Associazione scientifica costituita da anestesisti che si dedicano all’anestesia loco-regionale e alla terapia del dolore. Rispetto alla semplice anestesia generale, la tecnica combinata offre un duplice vantaggio: da un lato, permette di utilizzare meno farmaci sistemici per l’anestesia generale grazie al fatto che gli stimoli dolorosi provenienti dal campo operatorio sono già bloccati all’origine dall’anestetico locale; questo rende possibile un risveglio più rapido e riduce la frequenza di sedazione prolungata, nausea e vomito. Dall’altro lato, il blocco dei nervi offre un controllo migliore del dolore postoperatorio, permettendo spesso di svegliarsi senza alcun dolore. In particolare, la chirurgia del seno determina l’insorgenza di un dolore acuto postoperatorio medio-alto che, se non adeguatamente trattato, può comportare una serie di esperienze negative, quali il perdurare del dolore per parecchi mesi, influendo fortemente sulla qualità della vita; la protrazione dell’infiammazione locale, con ripercussione sulla guarigione della ferita chirurgica; e l’aumento dei tempi di degenza. D’altronde, gli studi sembrano confermare che negli interventi sulla mammella, se si anticipa l’anestesia loco-regionale, ci sarà una minore metastatizzazione a distanza, o meglio minore incidenza di ripresa della malattia. Il Corso, che si svolgerà a partire dalle ore 9:00 con i dr. Tedesco, Sepolvere e Fusco, è diviso in due sessioni. Quella mattutina prevede lezioni teoriche frontali, la seconda nel pomeriggio sarà tutta pratica: discussione di case report con video e descrizione della sonoanatomia direttamente su paziente.