(f.n.) – Mentre noi continuiamo a divertirci, come sostiene qualcuno, denigrando la sanità, qualcun altro preferisce tacere, tanto “ecchissenefrega” se la gente sbatte la faccia sullo sportello chiuso del Cup, insulta i medici non potendo prendersela con i veri responsabili che hanno il deretano al calduccio, chi fuori porta e chi nell’alveo ben protetto degli altri quaranta incarichi di comodo che qualcuno gli ha conferito. Per coloro che fossero cronicamente duri di comprendonio, ribadiamo ancora il concetto che la nostra critica è indirizzata ai responsabili a vario titolo, dello sfascio organizzativo del San Rocco, politici ed istituzionali, certamente non è diretto alle professionalità di medici ed infermieristi, che buttano il sangue in questo lazzareto… Questa mattina, al Cup, il solito caos… Dopo la scomparsa dei due addetti e la visita dei carabinieri dell’altro giorno, questa mattina l’ineffabile Salvatore Moretta, che si dimena ancora tra il “rimango o non rimango” e nell’interregno del pensiero, gioca a fare il direttore sanitario a distanza, distanziato ancora di più dai suoi due sostituto e vice sostituto, avrebbe inviato al Cup un amministrativo che non ha molta dimestichezza con le prenotazioni e dopo un black out durato un bel po’, sincopato da urla e proteste dell’utenza, pare che sia stato mandato in aiuto del primo, un altro infermiere, che dovrebbe addestrare l’amministrativo a fare il lavoro degli addetti al Cup….Nel frattempo, mentre noi “ci divertiamo”, come sostiene qualche improbabile musa ispiratrice delle odi aurunche, a “denigrare la sanità” riportando il disagio che la gente comune è costretta a subire, rammentando che in attesa vi erano anche persone che arrivavano da altri Comuni, naturalmente vi sono i privilegiati…quelli che non sanno cosa farsene della sanità pubblica e quindi… “funziona o non funziona” è la stessa cosa…anzi se non funziona è ancora meglio…non è vero?
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