CASERTA – La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha fatto sequestrare ieri sera il capannone che ospita il centro sociale ex Canapificio, dove si trovavano anche gli uffici dello Sprar, il sistema di accoglienza dei rifugiati. Il ministro Matteo Salvini aveva commentato con il suo classico ‘La pacchia è finita’, puntando il dito contro la gestione che, per lui, incassava soldi pubblici intascandoli invece di reinvestirli. La risposta dell’Ex Canapificio non si è fatta attendere: “In merito al tutt’altro che inatteso comunicato del Ministro Salvini sul sequestro dei locali dell’ex-Canapificio di Caserta, vogliamo precisare quanto segue:
1) Il Ministro sa fin troppo bene che i finanziamenti/Sprar, che provengono dal suo Ministero i cui controlli dal lontano 2007 hanno sempre constatato l’ECCELLENZA della relativa gestione, senza la benché minima censura, sono finalizzati all’assistenza dei titolari di protezione internazionale, per cui dovrebbe il signor Ministro guardarsi bene dall’istigare alla commissione di un reato, quello di “distrazione di fondi”, in cui i gestori del progetto/Sprar ( oggi SIPROIMI) incorrerebbero ove utilizzassero impropriamente quei fondi per la manutenzione, senza peraltro aver nessuno scudo immunitario come quello che evita al Ministro Salvini di andare a processo e al Segretario leghista Salvini di restituire congruamente 49 milioni di Euro di finanziamenti pubblici scomparsi nei conti della Lega;
2) Il Ministro deve aver letto frettolosamente il decreto di sequestro della procura di Santa Maria Capua Vetere, perché ignora che nel provvedimento i lavori di manutenzione, com’è ovvio, vengono espressamente richiesti alla Regione;
3) Il Ministro Salvini è già stato da noi querelato per averci già in precedenza diffamato; ci riserviamo di fare altrettanto anche di fronte alle sue odierne esternazioni.
Arriva la primavera ed il sole dovrebbe allontanare le ombre dell’inverno…
Ma noi facciamo di tutto per vedere le ombre anche col sole accecante.
A qualcuno serve l’immobile (ex Canapifico) e approfitta dell’ombra per prenderlo.
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