Matthew McConaughey è uno tra gli attori più versatili in circolazione, uno dei pochi che risulti credibile in ogni ruolo interpretato. In “Dallars Buyers Club” non si è limitato a perdere una trentina di kg (la trasformazione fisica è quella che impressiona immediatamente, come quella di Christian Bale ne “L’uomo senza sonno”), ma ha tirato fuori ogni sfumatura possibile dalla sua gamma espressiva, realizzando quasi una fusione con il proprio personaggio, che è un uomo ricco di contraddizioni ma di grande umanità.Tratto da una storia vera e dolorosa, “Dallars Buyers Club” racconta la vicenda di Ron Woodroof, un uomo che vive di eccessi, senza preoccuparsi del futuro. La scoperta di non avere realmente un domani, però, a causa della contrazione del virus HIV, da inizio a una nuova fase della sua vita e a un calvario di medicinali poco testati e poco efficaci, fino all’estrema soluzione di sconfinare in Messico alla ricerca di cure alternative non approvate negli Stati Uniti. Una volta appurata l’esistenza di cure idonee, decide di cominciare ad importare e vendere illegalmente a tutti colori i quali ne hanno bisogno. Ron Woodroof, preda tutti i principali vizi e colmo di rabbia e pregiudizi, sarà costretto a rivedere la propria intolleranza e ad aprirsi a una nuova e inaspettata benevolenza verso il prossimo. “Dallars Buyers Club” è un film che funziona in ogni suo aspetto: la sinossi è drammaticamente vera, le interpretazioni commuovono e provocano empatia (oltre a quella di Matthew McConaughey è da citare quella -altrettanto credibile- di Jared Leto), i temi trattati (l’omofobia, le malattie, la mancanza di cure e la sensazione di impotenza dei pazienti) sono attuali e di interesse comune. “Dallars Buyers Club” è un film da Oscar (e ne ha ricevuti tre infatti). Ron Woodroof viene mostrato inizialmente come un uomo privo di scrupoli e di sentimenti, un “antieroe”. Una malattia implacabile, però, che lo pone di fronte alla morte, lo cambierà nel profondo riuscendo a canalizzare la sua rabbia e a trasformarla in energia per aiutare se stesso e molte altre persone malate di AIDS come lui. Quella che combatte Woodroof è una battaglia giusta contro un nemico subdolo e invincibile: lo spettatore non può far altro che stare dalla sua parte e combattere insieme a lui affinché si riescano a curare il maggior numero di persone.“Dallars Buyers Club”, dunque, è anche una critica allo strapotere delle case farmaceutiche americane, colpevoli di campagne a favore di farmaci non sempre benefici.
Quello che rende il film emozionante e denso di significato è soprattutto la bravura degli attori, che si sono calati fisicamente e mentalmente nei panni di malati senza speranza e senza risorse, che tentano di aggrapparsi alla vita in ogni modo. “A volte mi sembra di lottare per una vita che non avrò tempo di vivere”, dice Matthew McConaughey. “Dallars Buyers Club” non vuole andare mai nel patetismo, tenta solo di esaltare la reale battaglia per la conquista del proprio diritto alla vita da parte di un uomo che da deprecabile diventa adorabile. “Dallars Buyers Club” ci fa sentire parte di un unico grande “club” in cui ognuno conduce la propria personale battaglia senza paura ma con una forte e nuova energia.
Mariantonietta Losanno