(f.n.) – La temibile auctoritas che si percepisce da ogni gesto della direttrice sanitaria dell’Aorn, intuibile da ogni suo sguardo, avvertibile da ogni sua, sia pur leggiadra, movenza…ieri ha lasciato sul terreno ospedaliero, un numero imprecisato di vittime…La voce tonante di santa Tetta delle Vasche Verticali, ha praticamente “inchiodato” i primari dell’Aorn di Caserta, alle loro precise responsabilità che non hanno nulla da dividere, con quelle con cui si “trastullano” quotidianamente…I primari non devono perdere tempo in compiti istituzionali come dirigere i reparti, curare ed operare i pazienti ma prima di tutto, devono impegnarsi a controllare che nelle vaschette che vengono distribuite agli ammalati all’ora di pranzo e all’ora di cena, non vi siano “proteine animali”…cioè non vi siano scarrafoni o altri rappresentanti della fauna selvatica…Non sappiamo se la direttrice sanitaria abbia imposto ai primari, in caso di ritrovamento, una selezione delle blatte, onde apprendere se si tratti di “blatta orientalis” e cioè scarafaggio comune, oppure “blattella germanica”, meglio conosciuta come blatta grigia…Poiché, dai dati in nostro possesso, non appare percorribile l’ipotesi che, (ovviamente soltanto per le ridotte dimensioni del piatto) nei piatti di mele cotte dei pazienti, possano essere rinvenuti esemplari di grandi scarafaggi americani, come la “periplaneta americana” o le “cucarachas” spagnole, riteniamo che il campo di ricerca e di selezione sia limitato a quello “scarrafone” che razzola abitualmente nei dintorni della monnezza e da lì si arrampica dove può….tenendo sempre presente che anche lo scarrafone ha una mamma… Riassumendo… nei giorni scorsi i dec Gargiulo e Parrillo pare abbiano sollecitato i primari a rispettare gli orari di prenotazione del vitto per i pazienti, invitandoli a vigilare e a segnalare eventuali disservizi. L’altro giorno…lo scarrafone e ieri…la direttrice che convoca i primari nella palazzina color grigio spento con sfumatura “topomorto” ordinando loro di controllare tutto il reparto, compreso le vaschette…Concludendo… se domani qualcuno trova uno scarrafone nella frutta cotta, quattro formiche addormentate nel riso o sei zanzare svenute negli spinaci o se la dieta risulterà sbagliata, la colpa non sarà della cucina o dei Dec o dei dietisti né della ditta incaricata della fornitura che, a quanto pare sarebbe stata convocata, ma dei primari. A questo punto della storia la domanda sorge spontanea…ma le sanzioni amministrative all’interno dei contratti ci sono? Ma… in codesta babelica dimensione dell’approssimazione della gestione sanitaria…a qualcuno viene in mente di sanzionare come merita, la direzione sanitaria, che lascia molto, ma molto, ma davvero molto a desiderare??? Hasta la blatta!
Le faccio i miei complimenti per le sue vignette. Sembra quasi lei sia presente. Manca il cappellino con la piuma rossa. Dall’alto del suo metro e dieci la esimia direttrice sanitaria ordina a professionisti più quotati di lei dal punto di vista scientifico di controllare scarafaggi formiche e quant’altro invece di concentrarsi sulla salute dei pazienti. La stanchezza e lo sconforto sta prendendo il sopravvento in molti di noi. Quota 100? Forse ci stiamo pensando in tanti. L’unica nostra speranza è che la ministra si accorga del nostro disagio ed intervenga. Non c’è volontà politica per farci lavorare sereni. Ci creda che al mattino è un’angoscia entrare in ospedale e temere rappresaglie o convocazioni da questa direzione sanitaria. Nulla fanno oltre a battere il pugno sul tavolo poi quando si interpella la risposta è : non di competenza di questa direzione sanitaria. Sembra quasi uno slogan. Potrebbe farci un timbro!
Capisco perché la supermega direttrice sanitaria non viene mai in ospedale . Perché pure dall’alto della palazzina percepisce il nostro disprezzo. Alcuni di noi dipendenti non l’abbiamo mai vista ma sappiamo per sentito dire che ci chiama camorristi,delinquenti, sciacquapadelle e sciacquaprovette. Noi ma solo noi portiamo avanti l’ospedale e nonostante i tanti problemi riteniamo di farlo con coscienza e scienza. Lei non sa ne chi siamo ne cosa facciamo. Quando andrà via e speriamo presto sarà soltanto l’ennesima macchia nera nella storia gestionale di questo ospedale. Sappia che di alcuni dirigenti non ricordiamo nemmeno il nome visto la loro inutile presenza
Complimenti per avergliene cantate quattro a sta pseudo direttrice sanitaria. Più chiaro di così si muore. Dubito che lo capisca lei ma almeno speriamo che lo recepisce il responsabile che l’ha nominata. Sembra intoccabile dall’alto della sua capacità scientifica e gestionale ma prima o poi come tutti gli altri incapaci prima di lei finirà nella rete della magistratura
Comments are closed.