CASERTA, CIMMINO LEADER PROVINCIALE PD: LE SUE PRIME PAROLE

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EMIDDIO CIMMINO e1547226126244 300x166 CASERTA, CIMMINO LEADER PROVINCIALE PD: LE SUE PRIME PAROLECASERTA – Emiddio Cimmino è stato nominato nuovo segretario del Partito Democratico di Caserta. Il leader del partito di centrosinistra ha voluto esprimere le sue prime parole nel suo nuovo ruolo con un comunicato stampa: “Desidero ringraziare le Democratiche e i Democratici della provincia di Caserta, uno per uno, per avermi eletto, unitariamente, a guidare il Partito Democratico di Caserta. Unitariamente, perché questa è la modalità che da qui in avanti deve contraddistinguere la nostra azione politica, il nostro essere una comunità politica, non “l’Unanimismo”, cioè, la tendenza a far tacere le divergenze, ma la capacità di ognuno a saper condividere, a rinunciare a una piccolissima parte del proprio sé, per scelta non per debolezza. Alla superbia dell’Io, dobbiamo contrapporre la forza del Noi, e la mia segreteria sarà caratterizzata proprio così. Mi avete investito di una grandissima responsabilità, di un grande lavoro, un lavoro impegnativo, che ho accettato con entusiasmo, perché al mio essere misurato e riflessivo, attento all’ascolto e ai suggerimenti, si unisce un po’ di incoscienza, quel poco che serve per affrontare le grandi sfide, le cosiddette “Mission impossible”, con il contrappeso della consapevolezza di chi sa che nulla è scontato, di chi è abituato a lavorare, anche senza clamori, per guadagnarsi, sul campo, giorno dopo giorno, la stima, la fiducia e l’amicizia di tutti, soprattutto l’amicizia e la familiarità con tutti. Lavorerò, instancabilmente, affinchè questo clima politico, queste modalità, seppur non eterne, durino a lungo, molto a lungo, ciò farà bene alle nostre coronarie, ma soprattutto, al nostro partito che ne ha tanto bisogno, per ripartire. C’è un grande lavoro da fare, insieme, faremo errori, mi auguro di no, che correggeremo, confrontandoci, e dialogando, tra di noi, insieme. La mia elezione a segretario provinciale del Partito Democratico di Caserta rappresenta solo il primo passo di un lungo cammino per ricostruire una forza politica vera radicata, aperta, connessa con la società civile, con i lavoratori e chi li rappresenta, ma anche con chi un lavoro non ce l’ha. La nostra Provincia ha grand potenzialità ma tante contraddizioni, e per questa ragione, la forza del nostro agire deve contribuire a governare i processi, indirizzarli su soluzioni eque e condivise, non omettendo le profonde differenze che ci sono tra le aree interne, la fascia costiera, la cintura dell’Appia, la Valle di Suessola, e l’AgroAversano. E’ necessario dunque, come già ho avuto modo di dichiarare nei giorni passati, organizzare un tavolo politico permanente del Centrosinistra, capace di elaborare una piattaforma comune, con proposte di sviluppo sociale ed economico, per abbattere con grande decisione le disuguaglianze sociali, che tracci la linea da seguire, anche per evitare il riproporsi di tantissime situazioni che disorientano l’elettorato, una per tutte: la mancata elezione a Presidente della Provincia di Caserta di Carlo Marino, sindaco di Caserta. E’ un imbroglio far credere agli italiano che il nostro problema sia l’invasione dei migranti: quest’ anno sono più i giovani scappati dall’Italia che gli stranieri arrivati. Il pd faccia una battaglia per gli investimenti pubblici bloccati, salga sui banchi del Parlamento per l’introduzione del salario minimo legale, ossia, ridare dignità al lavoro, per riaprire i cantieri e non abbassare la lotta alla criminalità. Il mezzogiorno ritorni ad essere il centro economico del Mediterraneo. Per realizzare questi obiettivi serve anche una classe dirigente adeguata, per questo il rinnovamento del Pd deve partire dai Territori, da energie nuove, da giovani capaci che raccolgano la sfida e la richiesta di cambiamento che viene dal Paese. Questa è una parte del lavoro che ci aspetta e che ci vedrà impegnati nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, perché il partito democratico è l’ultimo argine nella difesa della Democrazia in Italia”.