ASL, DE BIASIO RISPONDE A DE CICCO…

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ospedale aversa ASL, DE BIASIO RISPONDE A DE CICCO…
    Mario De Biasio     –     Nazario Di Cicco

(f.n.) – Potrebbe essere incorniciata la lettera che il direttore generale dell’Asl Mario De Biasio ha inviato, qualche tempo fa, in risposta alla nota del dottor Nazario Di Cicco, il chirurgo ortopedico che, per diciotto anni, ha pagato per la sua onestà professionale, per la sua integrità e per la sua qualità di uomo, che non si piega alle imposizioni del sistema. La sua vicenda ha travalicato, qualche tempo fa, i confini della “discrezione perniciosa”, sfondando il muro di silenziosa convenienza che, per diciotto anni, ha occultato i soprusi che il dottor De Cicco, in termini di avanzamento di carriera e valorizzazione, ha dovuto subire, approdando in televisione. La storia del professionista è tipica di una dimensione che impedisce alle verità scomode di emergere e baratta il successo con l’omertà imposta dal sistema. Il numero delle morti che secondo il dottor Di Cicco avrebbero potuto essere evitate nel territorio dell’Asl di Aversa, 18 anni fa, ha decretato la sua fine professionale e l’elaborazione di un torbido teorema orientato a farlo apparire un folle visionario. Dopo la trasmissione televisiva che ha portato alla ribalta la storia del dottor Nazario De Cicco, lo stesso ha inviato una nota al direttore generale Mario De Biasio, il quale in data 17 dicembre gli ha risposto in una maniera che definire offensiva è un eufemismo. E’ appena il caso di riportare il contenuto della lettera…

Egregio dottor Nazario De Cicco,

recepito il Suo malcontento, evidenziato con nota port.264441 del 23/11/2018 ed espresso in più occasioni grazie a trasmissioni giornalistiche, per la mancanza di valorizzazione della Sua professionalità, e  avendo esigenza di intercettare i bisogni e di migliorare il benessere percepito dai dipendenti negli ambienti di lavoro, si chiede alla SV di esprimersi in merito alle Sue preferenze nella sede lavorativa di assegnazione e sui compiti di effettiva adibizione da svolgere nell’ambito della mansione rivestita. Nel merito si chiede di pronunciarsi nei tempi più stretti possibili e comunque entro e non oltre 30 (trenta) giorni

Nell’attesa del cortese urgente riscontro si porgono distinti saluti

Il dottor De Cicco quindi, dopo 18 mesi di eclissi totale, deve spicciarsi a scegliere e a dire cosa vuol fare e poi si tolga dai piedi…Questo in sintesi il tono volgare della missiva, priva di un, sia pure elementare, garbo, una missiva in cui non si rileva la minima considerazione, né il minimo rincrescimento, per i diciotto anni trascorsi al servizio di un potere che ti straccia e ti maciulla e ti disintegra e che non riconosce alcun rispetto verso la persona e la sua sensibilità. Una lettera di tipo commerciale, che non si differenzia dall’ordinativo scarno di un grossista di legumi, che ordina un quintale di fagioli per fare la zuppa del contadino ed un quintale di carrube per far mangiare l’asino…Ma di cosa parliamo?, e questo sarebbe  un direttore generale dell’Asl?, e cosa significa poi… “avendo esigenza di intercettare i bisogni e di migliorare il benessere percepito dai dipendenti…”?… De Biasio avrebbe l’esigenza di intercettare i bisogni?, se le Iene non gli avessero fatto lo strascino virtuale, i “bisogni” avrebbero mantenuto il loro significato arcaico e lui avrebbe continuato a scivolarci sopra…lui desidera migliorare il benessere percepito dai dipendenti?, ma quale benessere?, ma qualcuno ha respirato gas esilaranti in quantità industriali?, e come dicono a Oxford, se n’è andato di testa?…Ma ci faccia il piacere, caro il nostro manager e vada a recuperare dietro l’angolo almeno un residuo di vergogna prima che sia troppo tardi…”