SESSA AURUNCA – Il Comitato pro-ospedale di Sessa Aurunca ha inviato una nota al manager dell’Asl, al presidente della Regione ed alle massime autorità cittadine in cui stigmatizza il comportamento del direttore sanitario del presidio Ospedaliero San Rocco, dottore Moretta anziché provvedere a fornire risposte adeguate ai ripetuti appelli del direttore della Uoc di Cardiologia che segnalava la situazione di emergenza per carenza di personale, sarebbe intenzionato ad ordinare la chiusura dell’Utic.
Questo il testo della lettera:
“Gentili Direttori, autorità sanitarie,
è emersa, in queste ultime ore, la volontà del Direttore Sanitario del P.O. “San Rocco”, dott. Salvatore Moretta, di interrompere le attività istituzionali dei reparti di Cardiologia e U.T.I.C. in seguito alla lamentata denuncia del Primario di detti reparti, Dott. Luigi Di Lorenzo, di non aver ottenuto, per il bene dell’utenza, il necessario adeguamento di personale Medico (Spec. Cardiologi).
Inoltre, il Direttore Sanitario concorda con la chiusura dei suddetti reparti, alla luce dei prossimi (?) lavori di adeguamento del Presidio Ospedaliero alle vigenti norme antincendio.
Ad oggi non si conoscono né i tempi complessivi di detti lavori, né tantomeno le date di inizio, di fine lavori e le ditte aggiudicatrici.
Nonostante la necessità di eseguire tali lavori, il Comitato ritiene estremamente pericolosa questa interruzione di servizi sia per la sopravvivenza del “San Rocco” sia per l’utenza che vi afferisce in condizioni di urgenza ed emergenza.
Giudichiamo gravissima e irresponsabile la situazione venutasi a creare, che mette in secondo piano le esigenze dei malati cardiologici del territorio.
Il comitato fa appello a tutte le autorità sanitarie affinché si apra un confronto che abbia il carattere della serietà e della responsabilità.
Chiediamo dunque l’intervento del Sindaco di Sessa Aurunca, quale massima autorità sanitaria locale, del Direttore Generale dell’ASL Mario De Biasio, nonché dei Sindaci che hanno aderito alle richieste del Comitato pro-ospedale, affinché si possa trovare una soluzione alternativa alla chiusura di Cardiologia e UTIC”.