(f.n.) – Dai palchi di proscenio di facebook, il sindaco esorta a cambiare lo sguardo altrui, visto che lui non può cambiare il suo aspetto, perennemente “sorridente…ma forse intendeva: cambiare il modo di guardare…Per quanto ci si sforzi, la “mission” appare “impossible”… più che cambiare modo di vedere le cose, per far contento il primo cittadino e la sua corte, sarebbe il caso di fissare lo sguardo, unicamente, sui nostri ombelichi o decidere di diventare muti, ciechi e sordi, per consegnarci alla storia, come un popolo di simpatiche scimmiette che rappresenterebbero, tra l’altro, la migliore comunità possibile, dal punto di vista del sindaco e… della sua corte ovviamente…A proposito…ma dov’è la sua corte… intesa come Giunta?…perché… qualcuno ha visto una giunta in giro da queste parti? Qualcuno ultimamente ha letto il comunicato di qualche assessore, per caso?, qualcuno ha visto in faccia gli assessori?, qualcuno sarebbe in grado di riconoscerli, se li dovesse mai incontrare?, a parte l’assessore Maddalena Corvino, che riesce ad emergere in tanto piattume, pare che questo sia un governo monocratico, costituito dal sindaco-commissario-podestà e da una eminenza più o meno grigia che si è resa evidente soprattutto per diventare presidente dell’Ato…Purtroppo lo sguardo… per quanto possa spaziare o cambiare angolazione intellettuale, torna sempre sulle stesse identiche cose…sulle vergogne e sullo scempio e sulla volgare indifferenza che caratterizza la gestione attuale della res publica…Chiacchiere imbalsamate che, nonostante l’aspetto sorridente di chi le sparge “sorridendo”, non riescono a provocare neppure una smorfia altro che sorriso…E per gradire e non dimenticare, riproponiamo un classico fotografico che benedice e santifica l’immagine di questa amministrazione:…Il chiostro di Sant’Agostino, con una variazione sul tema… “la pioggia” che rende il tutto, se è possibile, persino più squallido del solito e l’abbandono, se è possibile, ancora più devastante…Ma ciò che indigna e lascia interdetti, è la constatazione delle cose immutate: visto che i signori assessori, non si sa bene chi siano, nè come impegnino il loro tempo, ma sicuramente lo impegneranno nel migliore e più silenzioso dei modi, ma… tutti coloro che vanno e vengono dal Museo di Arte Contemporanea, tutti coloro che vanno e vengono dai vari e dotti convegni, tutti coloro che vanno vengono dalle diverse passerelle culturali, che si alternano ai piani superiori…ma non si “addonano” di nulla?.. che davanti al loro sguardo, in basso, c’è il Chiostro di Sant’Agostino ridotto ad una discarica di materiale di risulta quando il tempo è asciutto e ad un misero acquitrinio quando piove?…Niente eh?, interrogato il morto…il morto non risponde!…
Purtroppo, cara Francesca, qualche maledizione biblica ci ha condannato ad avere come sindaco questo Marino (ennesimo erede sbagliato di Falco), alla perenne adorazione del triste e opaco fantasmuccio di se stesso.
Addà passà …. e passerà … presto, per nostra fortuna.
È uno squallore
È stato x anni un pullulare di grida di bimbi
Sono passati in quel cortile migliaia di sorrisi lacrime speranze corse affannate partite di pallavolo balli tarantelle
Ed ora tutto buttato nellimmondizia
La tanto apprezzata sala convegni era la nostra cappella
È talmente grande quellistituto che potrebbe essere sede di conservatorio in un pregiato palazzo comunale visto che caserta è l’unica provincia della Campania a non avere il conservatorio. ….
Vergognoso aver ridotto così uno storico stabile che potrebbe essere rivalutato in molti modi……
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