ARCHIVIO DI STATO, LUIGIA GRILLO: DOCUMENTI A RISCHIO, NESSUN PROGETTO, POCA TRASPARENZA E TANTA CONFUSIONE

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L’EX DIRETTRICE DELL’ARCHIVIO: “HO LOTTATO CON TUTTE LE MIE FORZE E AD ARMI IMPARI”

 –  di Costantino Beltrami  – 

Luigia Grillo ARCHIVIO DI STATO, LUIGIA GRILLO: DOCUMENTI A RISCHIO, NESSUN PROGETTO, POCA TRASPARENZA E TANTA CONFUSIONE
Luigia Grillo, ex Direttrice Archivio di Stato

Dopo che nei giorni scorsi, l’allarme lanciato da Pasquale Iorio delle Piazze del Sapere è rimbalzato sulle cronache regionali e nazionali di Repubblica e sulla rivista LEFT, è arrivata una nota della dottoressa Luigia Grillo, ex direttrice dell’Archivio di Stato di Caserta, fino agli inizi dello scorso settembre. La nota ci aiuta a fare chiarezza su alcune questioni, della scandalosa vicenda. “Caro Pasquale, seguo con interesse l’attenzione che ancora dedichi all’Archivio di Stato di Caserta, che ha senz’altro bisogno di avere in campo tutte le forze possibili per risolvere antiche e nuove questioni. ​ Di certo il tuo impegno e quello del Comitato pro Archivio avrebbero meritato, già da tempo, ben altro esito e, come è noto, sono molto rammaricata di non essere riuscita a risolvere completamente la vicenda. Sinceramente mi aspettavo che, togliendomi (è il caso di dire che Grillo si è trovata pensionata a sua insaputa!) la guida di un Ufficio che avevo fatto di tutto per sollevare dalla polvere (incarico durato 2014-2018) …  (non solo metaforica,,,) nella quale si trovava da decenni, non si desiderasse che attribuirsi i meriti di un risultato che a me è stato negato, ma al cui fine ho lottato con forza e ad armi impari”. È il caso di ricordare il comunicato diramato nel luglio 2017, in cui si mettevano a nudo le responsabilità dell’ex Direttore della Reggia Mauro Felicori in merito alla vicenda dell’Archivio della Reggia e le continue sollecitazioni inviate al Ministero competente.  “Non sarebbe stato difficile, avendone l’autorità e i mezzi, chiudere quel cerchio virtuoso in cui erano ben visibili i successi raggiunti, che da anni sembravano irrealizzabili; ma sarebbe stato necessario condividerne gli obiettivi e io, inguaribile ottimista, benché subissi (e l’Archivio con me…) una situazione ormai stagnante da tempo, mi aspettavo che la nuova Direzione dell’Archivio, che più di chiunque altro aveva in mano le redini del gioco, avrebbe risolto in breve tempo, in modo positivo e definitivo, l’annosa questione. Non renderla ancora più negativa, confusa e indefinita, come purtroppo riferisce le tue note pubblicate ieri su La Repubblica Napoli e oggi sull’edizione nazionale. (La nota di Pasquale Iorio è stata pubblicata nella Pagina di Corrado Augias il 16.01.2019).  Come persona informata dei fatti, avendo diretto l’Archivio per oltre 4 anni fino ad agosto scorso, sono però costretta a confutare alcune informazioni contenute nella prima nota.  Innanzitutto i soli lavori iniziati negli spazi della Reggia di Caserta (che l’Aeronautica Militare ha consegnato esattamente 3 anni fa perché diventassero sede dell’Archivio) sono quelli relativi all’adeguamento di un vano da adibire a Sala di Studio e che, se davvero termineranno a marzo 2019, avranno un ritardo di almeno 2 anni. A partire da questa consegna, quindi, torneranno ad essere consultabili quei (pochi) documenti che pretesi di trasferire insieme agli Uffici ormai 2 anni fa.  Ricordiamo che Appiapolis il 03.01.2019 ha pubblicato in merito all’appalto di 250.000 euro per la sala studio l’articolo   Archivio di Stato e …le sbarre della vergogna…  Non mi risulta che ci sia un progetto con un cronoprogramma relativo ai ben più impegnativi lavori necessari per rendere utilizzabili tutti gli spazi della Reggia e al loro completamento con scaffalature e arredi e, di conseguenza, per riportare in una sede finalmente idonea, unica, prestigiosa e soprattutto demaniale, l’Archivio alla piena fruibilità, per restituirlo ai suoi utenti. Mi auguro di cuore che tutto l’Archivio si riunisca al più presto in Reggia, che sia terminata la stagione dei ritardi, delle non consegne, di quanto da fare che non si fa. Un’altra imprecisione è quella che riferisce che il deposito della sede di Via dei Bersaglieri “è risultato”  a rischio. Da molti anni i documenti conservati a Via dei Bersaglieri sono a rischio: lo hanno denunciato anche tutti i Direttori dell’Archivio che mi hanno preceduto. Io ho lottato con tutte le mie forze perché si liberasse tutta quella sede, compresi i depositi, sottraendo lo Stato dagli oneri di una (quarantennale) locazione passiva e conservando dovutamente gli oltre 15 chilometri di documenti patrimonio dell’Archivio di Stato di Caserta. Mi auguro che questo accada al più presto, in modo trasparente e definitivo. Relativamente alla Biblioteca dell’Archivio, che leggo trasferita a Benevento, ci tengo a precisare che non ti riferisci a me quando scrivi che la “precedente direzione Archivio” aveva fatto richiesta ​di uno spazio in prestito, ma evidentemente a chi è venuto dopo di me. (il direttore dell’Archivio è dal settembre 2018 il dott. Raffaele Traettino). Mi auguro che la Biblioteca ritorni al più presto a Caserta, preferibilmente riunita all’Archivio: certe situazioni vanno risolte a breve, altrimenti rischiano di incancrenirsi. Sempre disponibile alla collaborazione ti saluto con cordialità.  Luigia Grillo”.

L’Archivio di Stato non eroga alcun servizio. Paghiamo il fitto di Pastorano, il fitto di via Bersaglieri, i lavori inutili per una sala studio, i lavori infiniti per l’Emiciclo……! Il trasferimento delle carte da Caserta a Pastorano è bloccato, di legittimi interessi della proprietà di via Bersaglieri. Quelli che sono calpestati, sono i diritti dei cittadini. In quanto alla politica tutti d’accordo: PD, FI, LEU, M5S, LEGA…va bene così. Tra poco si voterà… tenete a mente.