(f.n.) – Lo sconsiderato decalogo sparato nei giorni scorsi, dalla “directora”, come un “coppetiello” in faccia ai primari, pare sia stato una produzione “autonoma” del pensiero illuminato dell’erede sanitaria di Kalamity Jane e come tale non particolarmente gradito ai destinatari, che hanno immediatamente informato il direttore generale, opportunamente lasciato all’oscuro di tutto…Tuoni e fulmini…Il manager, dopo avere recitato due “ave Maria”, quattro Confiteor ed un Rosario intero in latino, per recuperare forza di resistenza, self control e pacatezza sufficiente a contenere legittime intolleranze, dopo aver sibilato alla “signorina della direzione accanto”: “ti ho detto di stare zitta e non muoverti…se non ti conviene te ne vai”…che ha prodotto una standing ovation di proporzioni planetarie, ha convocato “per direttissima” una riunione con “la parte lesa”, i primari…che si è tenuta questa mattina. Nel corso dell’incontro, il manager ha piazzato due cerotti medicati, cercando di salvare la faccia della coinquilina della palazzina “grigio spento” in fondo al parco senza fontana, dichiarando che la responsabilità dell’incontinente applicazione dei suoi dettati, era da imputarsi esclusivamente all’eccesso di zelo che la direttrice metteva in tutte le sue brave cosine…E appena il caso di sottolineare che la nostra maligna visione delle cose del mondo, ci impedisce di credere che la direttrice abbia agito per eccesso di zelo e in perfetta autonomia…Infatti… se fosse così autonoma, per quale motivo… imballare la direzione sanitaria, stracciarsi le vesti e richiamare a salvare la patria, con lamenti strazianti, il bravo Massimo Mensorio, vincitore di concorso a Castellammare?, e che nel corso della riunione di questa mattina, sedeva alla destra di Ferrante, muto come un pesce? Misteri della fede sanitaria…Il manager dunque, che appariva legittimamente imbarazzato per le pezze a colori che era costretto a mettere a quello che noi consideriamo un altro trabocchetto ai suoi danni, ha sollevato i primari dall’obbligo della relazione mensile imposta dal decalogo di Kalamity Jane, esortandoli a segnalare eventuali criticità sulle quali si è impegnato ad intervenire immediatamente. Ferrante ha inoltre annunciato che i 4 milioni di euro risparmiati dall’Azienda, sarebbero stati reinvestiti nell’acquisto di quelle apparecchiature tecnico-medicali di ultima generazione, che fossero state indicate dai primari. Una riunione “balsamica” dunque, per medicare le scudisciate senza stile, inferte dalla direttrice sanitaria che probabilmente si “addona” solo in parte, di apparire come l’esecutrice di un probabile disegno occulto che mira a creare problemi al manager, ufficialmente unico responsabile e l’unico che, alla fine ed agli occhi del mondo e della Regione, ci rimette la faccia…ma… come funzioni il meccanismo perverso, lo sanno bene i numi ispiratori della direttrice e dalla sua allegra comitiva. Prima di chiudere la riunione “apparatoria”, Ferrante ha lanciato un altro zuccherino, annunciando nuove assunzioni attraverso concorsi interni, orientati a valorizzare meriti e qualità esistenti. In guardia signor manager…il tempo della rappresaglia è appena iniziato…Hasta la verdad…hasta siempre!