OSPEDALE, PRIMARI, CAPRICCI & PUNIZIONI

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IL GRANDE CAOS OSPEDALE, PRIMARI, CAPRICCI & PUNIZIONI(f.n.) – Ci interroghiamo con angoscia su quali siano le dinamiche che sovrintendono all’assistenza e alla terapia da somministrare ad un paziente, in reparti come la Rianimazione dell’Aorn di Caserta… e quanto siano funzionali ad una corretta gestione di chi, temporaneamente non ha possibilità di essere autonomo, le urla e gli strepiti che sovente caratterizzano gli approcci dialettico- provocatori del primario, nei confronti del dottor Lucio Bucci, un dirigente medico anestesista, trasferitosi da qualche mese in questa desolazione, dal Niguarda di Milano…Radio Ospedale riferisce che ormai siamo alle comiche …della serie: Bucci dispone una terapia ed il signor primario la cancella…Siamo nell’ordine di ragioni che potrebbero somigliare a queste: “…siccome tu mi stai antipatico perché sei bravo, la tua terapia è sbagliata a prescindere e poiché io sono un primario intoccabile e faccio quello che voglio, tanto nessuno mi dice niente perché ho un fratello magistrato, cancello la terapia.” Questo signor primario che, a quanto pare, non ha percepito neppure un debole riflesso delle vagonate di “maleodorante svergognamento” che da mesi gli arrivano puntualmente in piena faccia, mostrando un discreto strato di bronzo, a tutela di una sensibilità, della cui inesistenza noi siamo stati sempre arciconvinti, continua a fare la voce grossa … a minacciare…a vaticinare sfracelli…L’ultimo episodio degno di nota per densità di squallore, risale all’8 dicembre u.s., giorno dell’Immacolata, per la cultura partenopea “o Natale piccerillo”…Premesso che nell’Aorn di Caserta, esiste un “pupillaio”, una sorta di recinto virtuale dove vengono allevati i pupilli/e dei vari notabili della sanità, esterni ed interni, che,  indipendentemente dal merito e dalla capacità professionale, in questi casi quasi sempre  “scarsucci”, devono godere di privilegi ad altri negati e soprattutto “devono” fare carriera. Detto questo…uno di questi campioni/esse che gode del favore del primario della Rianimazione,  aveva deciso di fare vacanza e festeggiare degnamente l’8 dicembre, ma…nessun collega si dichiarò disponibile alla sostituzione, scatenando le ire del primario…che si sarebbe legato al dito, quel terribile atto di insubordinazione nei suoi confronti e di lesa maestà nei confronti di chi doveva riposarsi, perché aveva effettuato troppe broncoscopie nella stessa giornata…pare… tutte sulla stessa persona…Poiché i signori anestesisti hanno la possibilità di raddoppiare lo stipendio, effettuando sostituzioni in regime di convenzione con Aziende Ospedaliere in altre province, ovviamente con il placet del primario e della Direzione, onde evitare che vi fossero rappresaglie nell’immediato da parte del bizzoso attempato principino, qualcuno decise di sacrificarsi e quell’8 dicembre, il suo turno diventò addirittura di 24 ore…Nonostante il sacrificio, la cosa non doveva filare così liscia, perché il primario, evidentemente scosso dalle ultime notizie che riferivano del “dirottamento” forzato a Sant’Agata dei Goti di una fulgida promessa dell’Anestesia, di cui la sanità beneventana investita del “problema”, avrebbe deciso di privarsi, al ritorno delle “meritatissime” vacanze,  avrebbe fatto fuoco e fiamme  ed avrebbe annunciato l’arrivo della punizione più temuta: nessun anestesista avrebbe più goduto della facoltà di dare la propria disponibilità per le sostituzioni in convenzione e quindi non ci sarebbero stati i guadagni extra…Cadeva quindi l’impalcatura,  perché nessuno aveva voluto reggere il moccolo ai favoriti/e…Ci vergogniamo persino a riportare, così… velocemente… la sintesi stringata del vergognoso sistema con cui si porta avanti il reparto di Rianimazione…Inoltre, corre voce che dalle parti della palazzina grigio spento, qualcuno abbia scoperto che la Rianimazione è infetta ed abbia convocato il primario…e il primario si sia presentato accompagnato da suo fratello magistrato…Noi speriamo che sia così e che qualcuno ne abbia approfittato, per  chiedere al magistrato in questione,  quali siano le pene previste per coloro che dirigono un reparto, in cui si continuano a contrarre infezioni e dal quale escono pazienti infetti che, a loro volta potenzialmente possono infettare altri pazienti, nei reparti in cui vengono ricoverati. Speriamo davvero che qualcuno esperto di legge abbia giustamente aperto gli occhi a chi di dovere, sulle responsabilità ed i doveri che vanno al di là del titolo e del potere che qualcuno esercita a fallo di borzoi…e secondo il palpitar delle gonadi! Hasta la pura y santa verdad, hasta siempre!

1 commento

  1. Quanti rimpianti per chi è entrato in questa azienda ospedaliera e ha visto la classe, il rigore e l’autorevolezza del Prof. Merola, quanti rimpianti nel vedere come l’ha ridotta questo miracolato da Luigi Annunziata.
    Mai successa una cosa simile in nessuna Rianimazione d’Italia

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