servizio a cura di Pino Grazioli
NAPOLI – Nuovo incendio nel grande campo rom di Secondigliano. Non si conoscono ancora le cause che lo abbiano generato e se sia o meno di origine dolosa. Niente trapela ancora su eventuali feriti. Qualcuno ha parlato addirittura di un morto, ma la notizia non è stata ancora confermata dalle autorità competenti. Unica certezza al momento è che il vasto rogo ha coinvolto alcuni camion della Asia, la società di rifiuti napoletana.
Il campo, uno dei più grandi dell’hinterland napoletano, è tristemente noto per lo stato di degrado in cui versa e per i ripetuti incendi che vi si sono sviluppati, roghi favoriti dagli enormi cumuli di immondizia presenti nell’area. Lo scorso 24 aprile, infatti, il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli aveva protestato per lo stato in cui versava il campo causato non degli operai della partecipata del Comune, bensì “dal comportamento irresponsabile e incivile dei rom stessi e degli automobilisti di passaggio che continuano a gettare rifiuti di ogni genere”. “La pulizia dell’area aggiunse in quell’occasione il consigliere – non potrà mai essere conclusa se non si avviano anche controlli continui nel campo rom e non si impone il rispetto delle regole a chi vive lì dentro”.
Uno dei nomadi, intervistato da Pino Grazioli, nega l’incendio possa essere stato causato da un rm, e denuncia la scomparsa di un bimbo di 7 anni.
Il 12 luglio scorso si era verificato un altro incendio che non causò feriti, ed oggi, a distanza di poco più di un mese, ci risiamo…