NAPOLI: LEGAMBIENTE AL MERCATO DELLA PIGNASECCA PER DISTRIBUIRE SACCHETTI BIODEGRACOMPOSTABILI

0

DOMANI SABATO 22 DICEMBRE ALLE ORE 10

legambiente NAPOLI: LEGAMBIENTE AL MERCATO DELLA PIGNASECCA PER DISTRIBUIRE SACCHETTI BIODEGRACOMPOSTABILINapoli capitale dello shopper illegale con numeri spaventosi del mercato nero: negli ultimi due anni nella sola città di Napoli, l’unità operativa tutela ambientale della Polizia Municipale ha sequestrato oltre 2,5 milioni di sacchetti illegali con epicentro nelle zone di Arenaccia, Poggioreale e Pianura.

Per informare correttamente i cittadini e denunciare il racket degli shopper illegali torna durante le festività natalizie la campagna “Io sono Legale”, promossa da Legambiente e RE.MA.Plast e realizzata grazie alla collaborazione con Novamont: i volontari di Legambiente  saranno domani 22 dicembre, dalle ore 10, presso il mercatino della Pignasecca, nel quartiere Montensanto a Napoli per la distribuzione del materiale informativo e di sacchetti biodegradabili e compostabili a cittadini e commercianti.

Obiettivo della campagna incontrare e sensibilizzare cittadini, studenti e commercianti sull’importanza dell’uso di shopper biodegradabili e compostabili, obbligatori per legge, e dei pericoli derivanti dall’uso di quelli illegali, ancora realizzati in plastica.

legambiente io sono legale NAPOLI: LEGAMBIENTE AL MERCATO DELLA PIGNASECCA PER DISTRIBUIRE SACCHETTI BIODEGRACOMPOSTABILIGrazie alla campagna “Io sono legale”, nel corso di questi mesi è stato possibile promuovere anche percorsi didattici nelle scuole, con il coinvolgimento di oltre 500 studenti in Campania. Alcune classi degli istituti superiori hanno inoltre avuto l’occasione di visitare gli stabilimenti più innovativi che producono la bioplastica: in Campania presso lo stabilimento di RE.MA.Plast a Sarno (Sa) per toccare con mano i processi innovativi di sviluppo della chimica verde grazie alla quale sarà possibile contrastare in maniera decisa il problema dell’abbandono delle plastiche nell’ ambiente e ridurre fortemente l’uso fonti fossili (la plastica tradizionale è, infatti, un prodotto della filiera petrolifera) che sono la prima causa dei cambiamenti climatici.