CANCELLO ARNONE – Una serata allegra e gioiosa quella di martedì 18 Dicembre u.s., a cui tutti gli amici di Letteratitudini non hanno voluto mancare, sia per l’accattivante argomento “Omaggio alla Commedia di Eduardo De Filippo”, ma anche per cogliere l’occasione per lo scambio degli auguri delle imminenti festività. Infatti all’appello della Maisto, coordinatrice del gruppo, hanno piacevolmente risposto tanti amici: Raffaele Raimondo, Lella Coppola, Felicetta Montella, Giannetta Capozzi, Marinella Viola, Concetta Merenda, Daniela Sorbo, Italia Iovine, Branco Mattia, Raffaele De Lucia, Marinella Parente, Alessandro Zannini, Marialidia Perone, Gaetano Viola. La serata si è svolta con la visione di alcuni videoclip di alcune commedie del grande Eduardo tra cui: Natale in casa Cupiello –Napoli milionaria – Filumena Marturano –Le voci dentro – Il sindaco del rione Sanità. Ovviamente sono state visionate solo alcune delle tantissime commedie dell’autore che, nella sua lunga carriera, ha scritto circa 40 commedie, divise in due parti chiamate “Cantate dei Giorni Pari”, intesi come quelli fortunati, differenziandoli da quelli negativi “Cantate dei Giorni Dispari” perché dispari è il giorno storto, infelice, il senso e la visione pessimistica delle cose. La grandezza della commedia di Eduardo sta nella sua capacità di rappresentare labirinti scuri, voci, rumori, sprazzi di luce improvvisa sugli occhi; lui, sempre lo stesso, ma con un altro nome, un altro vestito, in un’altra stanza, ma pur sempre immutato, si adatta al tempo, alla guerra, ai fantasmi, alle voci. Accostarsi alla “Commedia” di Eduardo de Filippo significa attraversare la memoria di un individuo, un piccolo frammento dell’animo umano, il cambiamento della società, la decadenza e la perdita di coscienza. Molto importante per l’autore è il Dopoguerra, che per lui è l’inizio di una guerra. La si combatte dal profondo dell’animo, fatta di sogni confusi (Le voci di Dentro), strane presenze (Questi Fantasmi), denaro nei cassetti (Napoli Milionaria). Napoli è lo sguardo di Eduardo, infatti la celebre battuta di Napoli Milionaria “adda passà a Nuttata” non assume soltanto un’attesa di guarigione della povera figlia malata, ma l’alba di un giorno nuovo, la speranza di una ricchezza d’animo e di una stima reciproca ormai persa. Ma Eduardo De Filippo è stato anche autore di tante bellissime poesie, ma fra le tante, in questo articolo, desidero riportarne una recitata dal professore Raffaele Raimondo che è stato veramente grandissimo avendola non solo recitata con le parole, ma anche mimando alla perfezione la figura dell’uomo brillo:
Dint’ ‘a butteglia
Dint’ ‘a butteglia
N’atu rito ‘e vino
è rimasto…
Embè
Che fa m’ ‘o guardo?
M’ ‘otengo a mente
e dico:
“me l’astipo
e dimane m’ ‘o bevo?”
Dimane nun esiste.
E ‘o juorno prima
Siccome se n’è gghiuto,
manco esiste.
Esiste sulamente
stu momento
‘e chisto rito ‘e vino int’ ‘a butteglia.
E che faccio,
m’ ‘opperdo?
Che ne parlammo a ffa!
Si m’ ‘o perdesse
Manc’ ‘a butteglia me perdunnarrìa.
E allora bevo….
E chistu surz’ ‘e vino
Vence ‘a partita cu l’eternità!