(f.n.) – Quando si desidera essere efficienti, esistono molti modi per esserlo ed uno di questi è la rapidità con cui si risolvono i problemi…ma …dei problemi si deve avere contezza…altrimenti nessuno può pretenderne la soluzione…Quindi, chi ha la responsabilità della gestione di una struttura come l’Aorn di Caserta, deve mettere in conto che è assai facile che alcune faccende, alcune abitudini consolidate, alcuni favoritismi sovrastrutturati, alcune impalcature, alcune distrazioni, alcune schifezze e perché no…alcune cofecchie e via col tango, vengano opportunamente tenute “sotto chiave” con relativa consegna del silenzio…Questo è il motivo per cui sono importanti i collaboratori onesti che non abbiano a loro volta interessi differenti, da quelli di una corretta gestione della res publica e nel caso di specie, della comunità sofferente…e soprattutto non rispondano ad altre parrocchie che non siano l’unica parrocchia possibile, quella della direzione generale al terzo piano della palazzina “grigio stanco” in fondo all’ex parco dell’ex vasca dei defunti pesci rossi. E veniamo all’esempio pratico… Nel reparto di Terapia Intensiva Cardiochirurgica, come abbiamo già riportato, una paziente è stata ricoverata per ben cinque mesi e siamo quasi indotti a ritenere che la direzione generale, non ne fosse al corrente…tanto è vero che, appena la notizia è rimbalzata, la povera paziente, dopo cinque mesi, è stata improvvisamente trasferita all’Istituto di Riabilitazione “Maugeri” a Telese…ed inoltre… altri pazienti sono stati trasferiti…evidentemente erano nelle condizioni essere avviati alla mobilizzazione ed alla riabilitazione. Almeno per un po’ non si correrà il rischio di sentirsi dire: non c’è posto…ed oggi non vogliamo interrogarci sul numero delle volte che un paziente in pericolo di vita ha rischiato di perderla davvero, la vita, o magari l’ha persa, perché “non c‘era posto”. Pertanto…adesso sarebbe troppo facile, ma soprattutto comodo per qualcuno, non chiedere conto di eventuali concrete responsabilità, soltanto perché miracolosamente… su nove posti in TIC improvvisamente se ne sono liberati sei…Un sistema malato ed infetto che presiede alla cura dei pazienti…noi non abbiamo titoli per punire ma soltanto per evidenziare…ma ci auguriamo che il manager non lasci passare anche questa…E adesso…qualche consiglio per le new entry…i responsabili di un reparto che funziona, non dovrebbero preoccuparsi affatto, delle notizie che viaggiano verso l’esterno, altrimenti offrono lettura di insicurezza e discutibile professionalità…inoltre rammentano i metodi discutibili del primario di Rianimazione che, pieno di botte sotto entrambe le ascelle, inscenò un ridicolo processo non per punire i colpevoli dello scempio in atto e quindi fare harakiri, ma per trasferire in altro reparto coloro che erano sospettati di aver portato la verità all’esterno… Se qualcuno di fresca nomina desidera fare la stessa figura…si accomodi…Hasta la esperanza!