SAN PRISCO – La caparbietà e la professionalità di un politico, che ai suoi tempi riusci a fare di questo paesino, che affaccia sulla strada provinciale Capua-Teverola-Aversa, un gioiellino della provincia di Caserta, anche per aver costruito una discarica, gestita direttamente dall’amministrazione da lui presieduta. Stiamo parlando del ragioniere Raffaele Raucci, ex maresciallo dell’Aeronautica Militare, più volte sindaco, presidente della provincia di Caserta, che ha lasciato la sua impronta in tutte le realizzazioni tutt’ora vitali per l’economia di questo comune. Socialista del PSI, allievo di De Martino e dopo il MIDAS del 1976, autonomista e fedelissimo di Nicola Scaglione, craxiano di ferro. Purtroppo dopo il 1992, anche per lui una discesa velocissima, ma ad oggi nessuno si ricorda più di lui, nonostante sia stato, negli anni 80, il precursore di piccole e medie aziende, con i finanziamenti regionali. Il suo carattere impulsivo ed irruente lo portava, nei comitati di Federazione del PSI in Via Roma, ad essere esuberante per affermare le sue idee, ma poi, frequentandolo, era un UOMO DAL CUORE GRANDE, un Socialista dal Volto Umano. Alla sua scuola, quella socialista, sono cresciuti tanti giovani laureati e qualcuno, ieri e forse anche oggi, ha raccolto il suo testimone, quello di fare il sindaco sulla strada, a contatto con la collettività.
Lo chiamavano tutti don Raffaele e lui si divertiva di questo appellativo perché era un segno che in tanti lo stimavano e lo rispettavano per il suo ruolo di “PRIMO CITTADINO” ma anche per la sua bravura nel proporre le soluzioni, nei momenti di difficoltà del Partito Socialista Italiano, ai tempi di Pierino Lagnese, Pippotto Francese, Mauro Cerrone, Carmine Iodice e tanti altri, compreso Luigi Grillo, l’onnipotente impiegato del PSI, con il quale aveva un rapporto privilegiato. Ora Raffaele Raucci sicuramente starà guardando l’attuale gruppo dirigente del PSI e chissà quale sarebbe stato il suo commento…
Tacco di Ghino