ROMA – È stata depositata un’interrogazione al Senato della Repubblica, all’indirizzo del Ministero dell’Ambiente sulla mancata messa in sicurezza dell’ex Cava Monti sita nel Comune di Maddaloni (Caserta).
“A marzo 2016 fu votata all’unanimità una risoluzione in Commissione Ambiente al Senato su Cava Monti con degli impegni precisi, tra cui quello che il Governo doveva relazionare periodicamente alle Camere sull’attuazione della messa in sicurezza della cava, cosa mai avvenuta, adesso però non possiamo più attendere oltre” dichiara la portavoce del M5S Vilma Moronese, Presidente della Commissione Ambiente del Senato, che ha depositato una seconda interrogazione per chiedere lo stato d’attuazione della messa in sicurezza del sito, li dove secondo la Procura sono sepolte 300.000 tonnellate di rifiuti speciali, tossici e nocivi.
“Ad oggi, mi risulta che gli unici impegni rispettati di quella risoluzione votata da tutte le forze politiche, e su cui anche la Regione Campania aveva dato il suo consenso in commissione al Senato, sono stati soltanto la realizzazione della recinzione e l’affissione della cartellonistica indicante il pericolo” spiega Moronese, che poi prosegue “tutto il lavoro che abbiamo svolto conclusosi poi con la risoluzione che prevedeva 7 punti da attuare, era finalizzato alla realizzazione rapida della messa in sicurezza, e per accelerare i tempi bisognava assumere le indicazioni tecniche del CTU della Procura di Santa Maria Capua Vetere, che abbiamo anche riportato nella relazione stessa”
Il Comune di Maddaloni nel frattempo lo scorso 16 ottobre ha dichiarato, tramite il suo assessore all’ambiente, che entro il 30 ottobre di quest’anno si sarebbero affidate definitivamente ulteriori indagini ai fini della messa in sicurezza permanente del sito, alla Teknic Srl di Pomigliano d’Arco (NA) e che sempre il Comune vorrebbe indire un’ulteriore gara per il contenimento delle fumarole.
“Sinceramente temo che i tempi della messa in sicurezza si possano dilungare ancora ed è per me inaccettabile. Sono anni che mi batto affinché quello che è stato indicato come il sito più pericoloso della Campania da uno studio del Ministero della Salute, venga bonificato per primo. Dal 2016 una risoluzione parlamentare che ho fatto approvare chiede la messa in sicurezza con urgenza e io ne pretendo il rispetto, non mollerò mai su Cava Monti, sia chiaro” conclude la Moronese.