ROMA – Carlo Sarro, durante la discussione del Decreto Genova che riguarda anche l’isola di Ischia, colpita lo scorso anno da un terremoto, esordisce così in Camera: “È evidente che chi ha scritto il testo del decreto contenente le misure in favore di Ischia, non conosce la situazione dell’isola nè le problematiche relative alla sua ricostruzione. Un provvedimento che è stato avvolto da una polemica negli ultimi giorni relativa alla emanazione di un condono: condono sì, condono no. In realtà, questo provvedimento determina soltanto un aggravamento dal punto di vista dei procedimenti, della confusione normativa, e l’unica cosa che sicuramente produrrà sarà un gigantesco contenzioso, oltre a non facilitare e sostenere in alcun modo l’opera di ricostruzione. Innanzitutto, contrariamente a quanto sbandierato in tante dichiarazioni, non fornisce alcuna tutela dal punto di vista ambientale, fino a giungere al paradosso che chi è titolare di un immobile interamente abusivo e che non ha prodotto impugnativa può dare avvio ai lavori, mentre, viceversa, chi ha invocato la tutela giurisdizionale, attivando, evidentemente, quelli che sono i rimedi consentiti dal sistema, si vede preclusa questa possibilità. Ancora, è consentita la scrutinabilità e la valutazione della domanda di condono, del terzo condono, che ordinariamente non sarebbe possibile, ma la confusione è assoluta e cresce ulteriormente nelle previsioni successive, perché nel decreto è prevista l’esclusione dal contributo degli incrementi volumetrici che sono stati condonati. Quindi, noi abbiamo una doppia disparità di trattamento tra volumi ordinari, volumi condonati, che, per essere condonati, devono essere assolutamente conformi alla normativa anche edilizia ed urbanistica, altrimenti non potrebbero esserlo, ma, soprattutto, poi, il testo di legge genera una ulteriore disparità con quelli che sono gli immobili per i quali c’è stato condono, pur senza incremento di volume. Infine, la possibilità prevista in alcuni comuni, giustamente colpiti dal terremoto dell’Italia Centrale e quindi ricompresi in un’area geografica, di sanare una serie di illeciti edilizi e di irregolarità edilizie, non viene estesa per i tre comuni dell’isola di Ischia perché il Governo così ha deciso. Altro che condono applicato all’isola d’Ischia, è stata reiterata una discriminazione e una disparità di trattamento che non ha alcuna giustificazione sul piano giuridico, ma soprattutto non ha alcuna giustificazione sul piano politico. Non esistono cittadini figli di un Dio minore”.