Mettere in calendario la giornata della “smemoria”, sarebbe un atto di coerenza…ma non basterebbe un giorno solo per elencare, anzi celebrare le cose dimenticate…soprattutto quelle ufficiali…ufficialmente e regolarmente dimenticate…Qualche giorno fa il primo cittadino, quasi “vinto” dall’emozione, ha partecipato ai festeggiamenti per i cinquant’anni della scuola materno-elementare “il Girotondo”…onorando come suo dovere, la fondatrice dell’Istituto Palmira Gallicola Noce…Noi ci chiediamo come si possa passare con fantastica serenità e con il solito sorriso spalmato con la tempera indelebile, sulla dignità altrui, sugli impegni assunti, sulle carte scritte e commuoversi nella pienezza dell’inadempienza… E celebrando soprattutto una nuova sportiva dimenticanza, con l’atteggiamento tipico che disorienta l’interlocutore, per la incredibile inalterabile compostezza, in perfetta assenza di rossore, il primo cittadino, come se quel giorno di marzo del 2015 non si fosse mai riunito un consiglio comunale e lo stesso consiglio di cui faceva parte, anche se assente in quel giorno, non fosse stato mai chiamato a votare la mozione di Luigi Cobianchi, che chiedeva la concessione della cittadinanza benemerita per la signora Palmira Gallicola Noce, ha partecipato “commosso” ai festeggiamenti, senza fare un solo minimo cenno, anche soltanto di sfuggita, al fatto che da tre anni a questa parte, a nessuno punge vaghezza di rispettare la volontà del consiglio comunale. Avrebbe potuto dire: mi spiace…ma non l’ha fatto…avrebbe potuto dire: provvederemo…ma non lo ha fatto…Avrebbe potuto dire molte cose, ma era troppo commosso…non ha potuto…comprendiamo. In questa città è quindi perfettamente inutile esprimere un giudizio, un parere, un voto… le cittadinanze benemerite da conferire erano tre…nessuna delle tre è stata conferita. Non vi è alcun rispetto per la volontà popolare…nessuno…nessun rispetto per gli impegni assunti…Siamo ancora in attesa che l’Asilo Nido comunale venga intitolato a Mina Bernieri…ma tutto tace…nessuno fiata…l’arroganza del potere è muta, non concede spiegazioni…non si pronuncia…insegna nel silenzio circostante ad usare l’uncinetto con il resto di niente… e si commuove…