SAN NICOLA LA STRADA – San Nicola è un paese davvero all’avanguardia, ora per la gioia dei defunti, e grazie all’intuizione di taluni rappresentanti dell’amministrazione comunale in pectore, anche il cimitero cittadino potrà trasmettere musica.Altro che Studiouno, tutto ciò è stato possibile non solo per volere del governo cittadino ma soprattutto grazie alla democraticità di un referendum, che ha visto coinvolti niente di meno la bellezza di 187 cittadini, numero altamente rappresentativo in una città di 23mila anime … ancora vive, rimane il rammarico di scoprire che non tutti gli elettori hanno votato in maniera bulgara, anzi, 13 di loro, udite, udite si sono schierati a sfavore del progetto musicale … Personalmente siamo contrari a questa nuova forma “democratica”, fin dal giorno in cui avemmo modo di scoprire, che uno dei primi tentativi referendari, fu quello che si svolse a Napoli, il 21 ottobre 1860 per volere dei Savoia, dove furono montate due gabine elettorali, che chiedevano ai napoletani di votare e decidere se entrare a far parte del Nuovo Mondo o rimanere legati all’Ancien Regime, le due tende allestite per la bisogna, riportavano la dicitura visibile a tutti , una aveva un No, per chi avesse avuto l’ardire di voler rimane ancora suddito delle Due Sicilie mentre l’altra invece trionfalmente, riportava un gigantesco Si, per chi invece volesse aderire al Regno D’Italia, il tutto controllato da una vasta schiera di bersaglieri, garibaldesi, guardie nazionali e filo sabaudi, come si dice “a guardia di una fede”, naturalmente passò l’agognato Si e tutti quelli contrari che vennero meno al voto, per timore o rappresaglia, come ancora oggi si sostiene, non ebbero più modo di parlare e lamentarsi, quando si dice : gli assenti hanno sempre torto. Il referendum si è tenuto, sabato 22 e domenica 23 aprile, il sondaggio dal titolo: “Gradite il sottofondo musicale all’interno del cimitero?” promosso dal Comune (quando si ha la fortuna di non avere altro da sistemare), per la salvaguardia dell’iniziativa introdotta nel 2016 dall’allora consigliere delegato Tullio Vaccari e riemersa grazie al consigliere Gaetano Mastroianni, attuale delegato alle aree verdi, decoro urbano e cimitero. Una notizia di stampa, raccolta su un giornale autoctono racconta che: “187 cittadini sannicolesi, di buon grado hanno aderito a questa singolare iniziativa, dopo essersi recati a far visita ai propri defunti, cogliendo l’occasione per esprimere il loro parere. Lo spoglio delle schede votate, avvenuto alle ore 12.00 di domenica 23 aprile, alla presenza di alcuni cittadini che hanno accertato l’effettiva regolarità delle operazioni di voto, si è concluso con la vittoria dei SI, che sono stati 173 contro i 13 NO ed una sola scheda bianca. “Tutto bene quindi, c’è da sottolineare che gli unici che avevano forse un qualche diritto, perché residenti di fatto all’interno del cimitero, e cioè i defunti, non hanno potuto dire la loro, non sappiamo se per loro latitanza o perché non interpellati, sarebbe stato quello sì un gran gesto di democrazia avanzata, ma come si dice in questi casi: “Per i miracoli ci stiamo attrezzando”. Ora al di là dello scherno, dalla leggerezza di alcune azioni, il cittadino normale, quello che non ha nessuna idea di polemizzare, lontano dagli schieramenti di appartenenza, si chiede: non ci sono altri problemi un poco più seri da rincorrere e da regolare in questa martoriata cittadina? Quando si dice il nuovo che avanza …