(f.n.) – Le qualità umane e professionali di un individuo si evincono anche e soprattutto, dalle sue priorità …e se dinanzi alla denuncia delle criticità (e vi abbiamo trattato) del reparto di Rianimazione dell’Aorn di Caserta, sia per il manager dell’Aorm sia per il primario del reparto in questione, la priorità è rappresentata dalla caccia al presunto portatore di notizie all’esterno, immediatamente seguita dalle minacce “sparate a raffica” nel mucchio, allo scopo di intimidire tutti, per colpirne qualcuno in particolare…riteniamo che le possibilità di riscatto per l’Ospedale cittadino, siano davvero pochine, almeno finché la direzione strategica attuale resterà in carica ed alcuni primari pure…Ad un manager che prende coscienza improvvisa del dramma in progress di un reparto delicato come la Rianimazione, si può perdonare la distrazione pregressa, addirittura si può “far passare” il volontario procrastinare il momento della presa di coscienza, ma…certamente non si può tollerare che la prima ed unica reazione all’impatto con la gravità evidente del problema, sia quella di giocare a fare l’investigatore “fragile di nervi” che procede a casaccio, al suono di “ti faccio vedere io…etcetc”. L’unica cosa che lei, signor manager può e deve far vedere, è pagato per questo, sono i risultati reali e le “carte”, qualora siano in regola, della Rianimazione o di qualsiasi altro reparto, in cui l’efficienza sia messa a rischio dalla sua distrazione ed i cui primari sfilino “accocchiando” pompose elucubrazioni e facendo frusciare i camici longuette…Al signor primario, che convoca riunioni mattutine per stupire l’uditorio con la citazione della storia delle infezioni ospedaliere in Europa e si risente perché “la giornalista” parla soltanto delle infezioni “caserecce”, avanzando peraltro la “lurida” ipotesi che qualcuno abbia un tornaconto personale, nel denunciare il dramma della “facilità” con sui si muore in Rianimazione, ricordiamo che qualsiasi altro, meno arrogante econsapevole della sua situazione “personale” e “professionale” , si sarebbe fermato un attimo per considerare una delle ipotesi più interessanti, contemplate nel codice del pudore residuo: tacere! Hasta la vista!
Il primario pensasse ad anticipare la sua andata in pensione prima che qualcunaltro pensi di farlo passare per la commissione disciplinare per poi licenziarlo. I presupposti ci sono tutti e ferrante ha anche le prove. Minacciare i propri collaboratori specie quando si è manchevole in tutti i sensi anche eticamente e moralmente dimostra la bassezza umana. Dottor ferrante dimostri il cambiamento aprendo una inchiesta interna con tanto di commissione neutrale e valuti tutte le prove e le denuncie che ha a disposizione senza ascoltare le pressioni politiche. I tanti morti non sono solo numeri percentuali da mettere in una casella. Ci sono stati periodi migliori per la rianimazione di caserta. Questo sembra il medioevo.
Probabilmente il cardarelli è anche peggio ma lei non lo sa. Che l’ospedale di caserta abbia problemi di gestione è evidente e che abbia avuto problemi di gestione camorristica è risaputo. Ma voi casertani dove eravate? Nessuno di voi ha mai mosso un dito per denunciare quello sfacelo che gli operatori sanitari stavano subendo. Immaginate tra quante difficoltà chi lavora in questa struttura cerca di offrire il meglio che può. E non venite a dirmi che a napoli o ad Avellino è meglio. Se siete in grado dateci una mano a fare meglio. Ve ne saremo grati
Si fa ma non si dice.questa è la legge dell’ospedale di Caserta. C’era la camorra, lo sapevano tutti ma non doveva dire. Oggi l’ospedale fa schifo lo sanno tutti, pazienti e familiari ce ne stiamo accorgendo ogni volta che accompagniamo qualche parente, ma non si deve dire. Se il giornalista ha scritto ha fatto bene si dovrebbero vergognare quelli che prendonp stipendi da favola per fare carriera sulle nostre malattie che loro fanno diventare tragedia. In questo ospedale ci vengo con la paura addosso, le chemioterapia meglio farle Al Cardarelli
Sa qual’è il vero problema?la noncuranza del bene sociale finché la cosa non ci tocca. Abbiamo permesso che a caserta venisse eletto un salerniTano che manco conosce san leucio, permettiamo che vengano dirigenti in ospedale che non conoscono niente della nostra terra,la Reggia è venuto a dirigerla un altro da fuori. Classe dirigente zero. Ma in compenso abbiamo tanti scienziati del nulla. Gente che porta a passeggio il cane in ospedale, gente che fuma buttando i mozziconi a terra nonostante i divieti,gente che protesta per la lista d’attesa ma che non disdice se non vJole più fare una visita prenotata. L’ospedale cittadino sta affondando non per incapacità manageriale di ferrante ma per assenza di una direzione sanitaria competente e per l’atavica mancanza di senso civico del popolo casertano
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