CAMBIARE DISCO E DJ

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Il vero problema “de noantri” consiste nella critica ostinata che presuppone la certezza del cambiamento, sia pure in un futuro remoto… un cambiamento purtroppo, assai meno probabile, di quanto la peregrina illusione ci porti a credere… Annunciare un Settembre al Borgo, (peraltro già “casualmente” reso pubblico nei particolari, da un paio di siti),  tergendosi faticosamente la fronte per l’immane sacrificio affrontato, quando si dovrebbe tagliare “coraggiosamente” la corda, ogni qualvolta si corre il rischio di incontrare un artista-creditore, non è un atto di incoscienza, ma semplicemente un atto di solenne impudicizia, che conferma ed incorona la cattiva fede…vera, autentica materia prima… il trait d’union che unisce, per fondere in un bisunto panzarotto casereccio, le diverse rappresentazioni storico-individuali dei filosofi per tradizione, di coloro che, sorretti da un’abitudine impotente ed incapace di assorbire bellezza onde diventare tradizione, da decenni si riciclano e sculettano gorgogliando… ranocchi con la bocca larga che oggi rubano la scena alle rane ormai in disarmo…La noia è sovrana e regna, con grave disappunto dell’acculturato “cialtronamme”, su tutte le cose che verranno e che qualcuno pensa di elaborare per il tremendo “dopo”…quell’orribile day after, in cui la visione collettiva ed il pensiero, non avranno neppure la forza di raggiungere una tranquilla piccionaia, dalla quale  considerare il disastro in progress ma soprattutto la necessità di liberare il terreno incolto delle Idee, dai nuovi predicatori che infestano con parole e ingiurie ogni timida, appena accennata, possibilità di recupero…

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