SETTE ANNI DALLA SCOMPARSA DI ANDREA SPARACO: GLI AMICI SI INCONTRANO PER RICORDARLO

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locandina2627183 e1534948508897 SETTE ANNI DALLA SCOMPARSA DI ANDREA SPARACO: GLI AMICI SI INCONTRANO PER RICORDARLOCASERTA – Il 23 agosto 2011, Andrea Sparaco ci ha lasciato, ma il suo ricordo è ben vivo nella comunità. Domani alle 11 gli amici e chi vorrà, porteranno un fiore ed un saluto all’artista scomparso. Andrea Sparaco ci lascia una preziosa eredità, culturale, umana, politica, artistica. Una lezione di stile, di impegno civile, di generosità e dedizione per la sua terra, per l’arte e per la sinistra. Tutto il suo agire di uomo e di artista è fuso inscindibilmente con il suo impegno politico e sindacale. Andrea ha lasciato alcune sue carte, i pizzini, i manifesti politici e sindacali, all’Archivio di Stato di Caserta, dove si trovano alcune sue opere che Paolo Pietro Broccoli ha donato allo Stato italiano e che fanno parte insieme a migliaia di libri e km di documenti del Fondo Paolo Pietro Broccoli. IMG 0875 SETTE ANNI DALLA SCOMPARSA DI ANDREA SPARACO: GLI AMICI SI INCONTRANO PER RICORDARLOL’intento era di farne una mostra permanente, ma Caserta è quel posto in cui un Archivio di Stato da 30 anni cerca casa e quando la trova, nei locali della Reggia, qualcuno decide arbitrariamente di “chiudere i cancelli”, (in tutti sensi) e boicottare il trasferimento dell’Archivio. Solo nella provincia più sgangherata d’Italia, può succedere che nel Museo della Reggia di Caserta, non vi sia una parete per ospitare una mostra permanente di un artista noto ed amato. Caro Andrea, noi continueremo la nostra battaglia, sappiamo che tu combatteresti al nostro fianco. Finalmente pare che un venticello favorevole, sembra spirare, nel verso giusto. Ciao Andrea, oggi più che mai abbiamo bisogno di te!

Gli amici di Andrea 

1 commento

  1. Come si fa a dimenticare un grande artista come Andrea Sparaco, le cui memorie hanno lasciato il segno in tutta la provincia di Caserta e nell’intera Italia. Antonio Malmo, critico d’arte dell’Accademia Tiberina ha più volte scritto di lui in modo semplice. Tacco di Ghino.

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