di Costantino Beltrami
Tirano un sospiro di sollievo i docenti casertani, che a giugno hanno visto negato la possibilità di rientro in sede. In questi giorni, gli uffici scolastici provinciali, stanno pubblicando gli esiti delle domande di assegnazioni provvisorie. Si tratta della mobilità in organico di fatto, cioè l’organico non stabilizzato ma adeguato alle situazioni reali correnti. Ebbene, dopo il caos prodotto dalla buona scuola, va riconosciuto al Ministro Bussetti, l’incedere sobrio e concreto con cui sta affrontando le urgenze. Il MIUR si è messo al lavoro per predisporre un contratto delle assegnazioni provvisorie che potesse dare al maggior numero di docenti meridionali, la possibilità di rientro in sede, almeno per un anno. Recependo la giurisprudenza già consolidata, si è consentito ai docenti specializzandi sul sostegno e a quanti senza specializzazione avessero svolto supplenze su sostegno di poter rientrare. I vantaggi economici, sociali sono evidenti. Inoltre i posti liberati dai trasferimenti, andranno a supplenza e consentiranno ai precari di lavorare in sede. Ci dispiace constatare che lo scorso anno, non fu così che andarono le cose. Nessun esponente del Governo Gentiloni mosse un dito, un atteggiamento di disinteresse davvero incomprensibile. La Lega inizia ad incassare le simpatie del mondo della scuola. Il Senatore Pittoni, presidente della commissione competente del Senato, ha voluto fortemente l’abrogazione del vincolo dei 36 mesi su supplenze, limite voluto da Renzi. Si tratta di supplenze al 31 agosto, stipulate su posti in organico di diritto, ossia di posti destinati ai ruoli. A settembre Pittoni procederà con la stabilizzazione di questi docenti. La maggior parte dei posti liberi si trovano proprio al Nord e quindi Pittoni farà entrare in ruolo, docenti del territorio. È una operazione del tutto legittima e comprensibile, che consentirà alla Lega di rafforzarsi ancora di più. All’appello manca il M5S: cosa intendono fare per il Sud? Ricordiamo che i dati dell’Invalsi 2018, i test hanno riguardato 2,2 milioni di studenti, hanno certificato un forte dualismo tra Nord e Sud a discapito del Sud. Se non si interviene ora quando? Luigi Gallo, esponente campano del M5S, docente e omologo di Pittoni alla Camera, ha dichiarato che al Sud ci vuole il tempo pieno. Ci dica come si finanzierà il provvedimento. Si potrebbero coinvolgere le Regioni e convogliare i fondi europei a sostegno del tempo pieno e del miglioramento del sistema scuola nel Mezzogiorno. Mentre il Pd continua a mangiare i pop corn, FI aspetta Renzi, Leu non sappiamo cosa aspetti, il tema della scuola è stato fortemente rilanciato dall’appello “per una nuova stagione politica” promosso da un gruppo di intellettuali. Sud e scuola rischiano di essere la Waterloo dei grillini e settembre è dietro l’angolo.