(f.n.) – …Sfogliando all’inverso i capitoli della storia dell’Ospedale, relativa all’ultimo decennio… mentre raccogliamo idee e particolari su quello che, siamo sempre più convinti, non è stato che un grande bluff, “l’illusione dell’articolo 9”, ci vediamo costretti a saltare velocemente alcuni interi paragrafi, per non perdere di vista l’obiettivo…ma su questi paragrafi, che rappresentano le pietre miliari della sanità casertana, torneremo a ragionare, perché riteniamo addirittura doveroso, ricordare al resto del nostro piccolo mondo apparentemente immemore, i nomi dei professionisti che hanno offerto un senso compiuto alla nomenklatura “AORN”, e sulle cui capacità specifiche, ahinoi, non è stato e non sarà possibile campare di rendita, ed in alcuni casi, persino un pallido, disperato tentativo di emulazione da parte di alcuni successori “per caso” o per “dovere” o per “forza”, diventerebbe un rischio per l’utenza…Ma torniamo all’articolo 9, lo “scandaletto” niente male, che ha sversato un po’ di liquidi sonanti nelle tasche di qualcuno, alleggerendo il portafoglio di qualcun altro…Ricordiamo ai distratti che “l’art. 9 prevede che “l’attività lavorativa prestata in giorno festivo infrasettimanale sia compensata con equivalente riposo compensativo o con la corresponsione del compenso per lavoro straordinario con la maggiorazione prevista per il lavoro straordinario festivo”. Nei memoriali precedenti, abbiamo spiegato come l’interpretazione dell’articolo 9, sulla quale era stata ideata l’intera architettura che aveva portato, grazie ai favori politici della prima ora, all’erogazione di somme a beneficio del comparto, fosse risultata errata, come da parere dell’Aran. Ricordiamo inoltre che numerosi furono i dipendenti che, spinti dal “solerte sindacato”, avevano presentato ricorso contro l’Aorn dinanzi al Giudice del Lavoro, per ottenere gli straordinari pregressi. Ed arriviamo al giorno in cui l’Aorn si “sceta” per i motivi che abbiamo ampiamente descritto ed impugna i ricorsi ed alla decisione della direzione generale, di procedere al recupero delle somme che risultavano indebitamente erogate al personale nel biennio 2010- 2011. La delibera che prevedeva tale recupero era la 459/2011. Naturalmente il sindacato scende virtualmente in piazza per difendere i diritti dei lavoratori, quegli stessi diritti sui quali continuava a giocare e che facevano lievitare il numero degli iscritti… Ed è stato proprio il numero degli iscritti che ha condizionato nel tempo, esattamente dal 2012 al 2017 quando qualcosa faticosamente si muove, l’atteggiamento dei direttori generali…Ed è proprio all’atteggiamento dei DG rispetto all’articolo 9, che dedichiamo il memoriale di oggi…E allora vediamo… Francesco Bottino, non aveva alcun desiderio di aprire un fronte di guerra con il sindacato che, peraltro si adeguava con molta facilità alle chiese politiche di riferimento, pertanto non fece praticamente nulla per rendere operativa la delibera 459, che continuava a giacere nel cassetto…Poi..le vicissitudini giudiziarie provocarono un primo terremoto e fu la volta di Paolo Sarnelli, un altro commissario che, caso mai avesse brillato di luce propria, il cono di luce sicuramente non ci risulta abbia investito lo scandalo dell’articolo 9…Pensò bene anche lui, il caro, quieto apparentemente, Sarnelli, di lasciare le carte a dormire nel cassetto…figuriamoci se gli pungeva vaghezza di crearsi problemi superflui…lassamm sta!, ma sarebbe una ingiustizia dire che il caro Sarnelli non ha fatto nulla…Tra un nulla ed un sospiro, egli seppe come occupare il suo tempo… tessendo amicizie utili con il cerchio magico…sempre funzionali ad eventuali decapitazioni o promozioni…poi fu la volta di Luigi Muto…e che ne parlamm a ffa’! Articolo 9?, e che vvorr di? La sorte sembra giocare quindi un ruolo favorevole al sindacato, che intanto fa e disfa e continua a tessere trame, nonostante dalle parti della Procura qualcosa cominci a cigolare …ed arriviamo infine ai commissari…la triade commissariale…E fu in quel periodo che l’Aorn si diede una mossa sull’articolo 9, nel senso che arrivò un dirigente che evidentemente non aveva alcuna intenzione di anteporre la pax interna con il sindacato gruoss gruoss, che faceva la voce grossa grossa, all’efficienza amministrativa e soprattutto, desiderava vederci chiaro…Bell’impresa! Nel febbraio 2017 la commissione straordinaria invita il direttore amministrativo Giovani De Masi a dare disposizione alla competente Uoc di procedere al recupero stabilito con deliberazione del 5 dicembre 2011, ben sei anni prima…delle somme indebitamente erogate …Sei anni che la dicono lunga sul sistema… Sei anni da raccontare nei particolari…lo faremo…lo faremo…E De Masi nel successivo mese di marzo invia una lettera al personale in cui comunica che il recupero delle somme indebitamente corrisposte, sarà regolarmente effettuato con decorrenza dalla data di pagamento dello stipendio di marzo 2017…E’ l’inizio di una guerra giocata sull’inganno, sugli attentati alla buona fede, sui tradimenti, sulla calunnia, sulla vendetta…E’ il momento dei sicari nell’ombra…Il sindacato ispiratore sente un leggero scricchiolio nell’impalcatura e soprattutto comprende che, la rendita di posizione dopo sei anni rischia di andare al macero…E cosa fa?, oltre a continuare nella sceneggiata iniziale, una sbattuta in petto, un passa parola, un consulto con il legale, sempre lo stesso…che farà tutto un conto… e affigge un bel manifestino…un capolavoro di infingardaggine coronata…ma ve lo raccontiamo la prossima volta assieme a qualche dissertazione sul probabile atteggiamento della direzione strategica attualmente in carica…Hasta el domingo!
Dovreste aggiornarvi perche nei parcheggi ci sono le telecamere e gli inciuci adesso si fanno in otorino oppure nella sede sindacale. Ormai hanno fatto fuori l’unico che si permetteva di parlare perché conosceva i fatti e i regolamenti. L’unico che poteva alzare la voce. Ma finché Ferrante li riceve di che volete parlare? Questa gente va sempre avanti fino a che non interviene la magistratura
I nuovi direttori se non sono conniventi dovrebbero aprire un inchiesta su tutta questa storia è non sottostare allo strapotere di questa pseudo sindacalista che si è fatta i soldi con il sindacato, il suo schiavetto ha fatto assumere la moglie e quell’altro si è fatto eleggere all’ordine. Non sanno ne leggere ne scrivere ma a minacciare ed ingiuriare sono famosi. Poi quando non possono danno nomine anche a chi li schifa
La camorra nell’ospedale della camorra è anche questo…mettono le telecamere nei corridoi…licenziano i primari…e poi si leggono queste notizie…sono sentenze, sono fatti veri…ma questo direttore lo sa o no che ignorando una serie di reati???
So che tutti i dipendenti di questo ospedale stanno già restituendo molti soldi sempre per questo problema..adesso arrivano le cifre delle cause e sono molti più soldi..la procura della repubblica deve mandare tutti in galera, chi ci ha guadagnato, chi ha minacciato, chi ha coperto e chi sta continuando a coprire…è ancora l’ospedale sotto osservazione per camorra…ma è cambiato poco…
Egregia dottoressa, io la stimo molto ma voglio sperare che lei alla fine del suo scoop giornalistico prenda tutto il memoriale di cui è in possesso e salga le scale della procura di santa Maria consegnando tutto il fascicolo ad un magistrato. In questa storia che lei ci sta raccontando c’è di tutto. Dal ricatto agli interessi privati, dallo spreco di denaro pubblico alla connivenza, dall’appropriazione indebita al ruolo oscuro di certi personagetti di provincia che già immagino a tessere intrighi ed inciuci nelle medicheria di reparto o nell’assolato parcheggio ospedaliero. Mi sembra di leggere Manzoni con il ruolo del mitico azzeccagarbugli ma stavolta in gonnella e sempre vestita di nero perché il nero “affina” .
Io però chiamerei imbroglioni e truffatori anche tutti quelli che si sono presi tutti questi soldi.e se fossi ai carabinieri li denuncerei a tutti quanti.
Forse nel periodo in cui un giornaletto on Line massacrava su commissione ll cosiddetto “vigile urbano” solo per aver rifiutato di sottostare alla cosiddetta sindacalista di maggioranza ed ai suoi fidi leccaculo lei non c’era. Le assicuro che è stato un massacro mediatico da denuncia per Stalking. Cosa che noi non conosciamo perché poveri idioti destinati alla manovalanza in reparto sono i loro interessi e questo continuo ricatto: o con me o contro di me. Controlli pure la gestione dello straordinario ed i rapporti con l’ufficio turni. Ne sentirà di belle
Cara dottoressa lo sa che a suo tempo chi ha provato a mettersi contro questo sindacato si è fatto molto male? Non c’è giustizia
Io mi domando e le domando: ma non esiste un organo di controllo spese negli ospedali? Il possibile danno erariale fatto da questi dirigenti? Capisco il ruolo del sindacato ma non la truffa. E gli altri sindacati? Tutti un magna magna? E poi non ci sono i soldi per le medicine?
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