CASAGIOVE – Comunicato congiunto dott. Roberto Corsale, Sindaco del Comune di Casagiove e dell’Avvocato Pietro Nardi, Assessore alle Politiche Sociali.
“Siamo letteralmente scioccati da quanto appreso dal contenuto di un articolo pubblicato da una locale testata giornalistica di carta stampata, in cui si accostano, con grave lesione dell’immagine e non solo, le nostre persone ad un’inchiesta per “voto di scambio” che, per quanto precisato dallo stesso giornale, vede coinvolto il Dott. Danilo D’Angelo. Precisiamo di non essere stati raggiunti da alcun provvedimento emesso dall’Autorita’ Giudiziaria che si occupa del caso.
Diversamente dal Dott. Danilo D’Angelo, consigliere comunale, che invece, secondo chi scrive, e’ stata l’unico destinatario di un avviso di garanzia. Pertanto, prendiamo nettamente distanza da tutta la vicenda sulla quale la Magistratura saprà fare la dovuta chiarezza. Quanto riportato sul nostro conto dal giornale in questione ci indigna profondamente, poicheè, anche con il dubbio che ingenera in chi legge, mina non solo un percorso politico amministrativo improntato sulla massima legalitaà, ma inficia un’intera vita di sacrifici, impegno, lavoro ed onestà, principi e contenuti nei quali crediamo fortemente. Ci rammarica, invece, quanto sta accadendo al Dott. Danilo D’Angelo, e la gravita’ delle contestazioni che a detta della giornalista gli sono state mosse. Dunque, ci auguriamo che questi, sebbene sia un nostro avversario politico, riesca a dimostrare la propria estraneità ai fatti”.
Questa la nota immediatamente inviata agli organi di stampa a seguito della vicenda giudiziaria che a poco più di 24 ore vede coinvolto in prima persona il consigliere di minoranza Danilo D’Angelo raggiunto da un avviso di garanzia a conclusione delle indagini da parte della Procura di Santa Maria C.V.
Il caso sarebbe scoppiato subito dopo le elezioni amministrative del 2016 che portarono alla vittoria della lista ‘Casagiove Adesso’ e in primis dell’ex consigliere di maggioranza D’Angelo con un risultato personale straordinario di quasi 700 preferenze. La denuncia, mossa da un carrozziere della zona e avvalorata dalle tesi di un’altra persona giudicata informata dei fatti, si regge sul reato di voto di scambio e di un pressing subito con la promessa di posti di lavoro.
Il Sindaco Corsale e l’Assessore Nardi confermano la loro posizione di estraneità e si dicono sereni, confidando nel buon operato della Magistratura.
