SAN PRISCO – Continua a menar il can per l’aia, sull’argomento rifiuti solidi, il consiglio comunale della città di San Prisco che ha un suo rappresentante in provincia, il dottor Francesco Paolino, eletto nelle liste dei Moderati ed oggi passato in Forza Italia, dove alberga il presidente della Provincia, dottor Magliocca. Negli ultimi trent’anni, lo studio della Regione Campania, in materia di prevenzione sui tumori in Terra di Lavoro, iniziando da Marcianise e terminando a Santa Maria Capua Vetere, ha fatto passi da gigante, mentre giovani ed anziani continuano a contrarre la malattia del secolo, senza saperne i motivi. Proprio ieri si è spenta, dopo una sofferenza di sette anni, una giovane mamma, che lascia marito e due giovani figlie, in tenera età che avevano ancora bisogno del supporto della loro dolce e cara “AMICA”, mentre Antonio non si da pace e spera nell’aiuto della sua mamma. Le motivazioni di queste tragedie familiare sono da ricercare ai piedi della ex Cava Statuto, ove giacciono migliaia di contenitori sotterrati, a profondità, che nemmeno i NOE dei Carabinieri e il Nucleo Speciale della Guardia di Finanza sono riusciti a intravedere, con le apparecchiature in dotazione. Molto spesso abbiamo visto sorvolare elicotteri sul Monte Tifata, mentre le falde acquifere, inquinate da questi veleni, provenienti dal Nord, Lombardia, Piemonte e Liguria, continuano a provocare danni alla salute dell’intera cittadinanza. L’acqua dei pozzi artesiani che i contadini aspirano con i motori a pompa sommersa serve per innaffiare i terreni, coltivati a insalata, pomodori, finocchi, minestra, e frutteti, ed il suo colore è sempre rossastro. Quanto interviene l’ARPAC regionale? E l’assessore all’Ambiente della Regione Campania? Il Presidente della Provincia, Magliocca, conosce il Monte Tifata? Noi speriamo di si, visto che, da qualche giorno, fa parte della sua maggioranza, il consigliere comunale Paolino, eletto nelle liste di NOI VALORI, ed ora in Forza Italia.
Tacco di Ghino