MARINO: “ERA UNA QUESTIONE DI CIVILTÀ, CHIUSA UNA VICENDA NATA 40 ANNI FA”
CASERTA – “Chiudiamo definitivamente una vicenda che nasce quasi quarant’anni fa ed alla quale è arrivata l’ora di mettere un punto definitivo, per il bene degli stessi abitanti di Parco Primavera. Non era solo una questione sociale o urbanistica, ma una questione di civiltà. Ringrazio gli assessori Pontillo e De Michele per l’ottimo lavoro svolto”.
Così si è espresso il sindaco Carlo Marino dopo l’approvazione, da parte del Consiglio Comunale, dell’acquisto del Fabbricato B1 (Scale A, B, C e D) del Parco Primavera di Tuoro. La procedura non prevede alcun esborso per il Comune visto che la spesa complessiva, quantificata in 3 milioni e 750mila euro, risulta stanziata nell’ambito del “Programma Straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle frazioni di Tuoro, Casolla e Puccianiello” a valersi sul Fondo Sociale di Coesione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, come da convenzione firmata a Roma nel dicembre dello scorso anno.
“L’acquisizione di Parco Primavera – ha aggiunto il sindaco Marino – permette innanzitutto ad oltre trenta famiglie di non essere sfrattate. Avvieremo poi un percorso chiaro per chi è all’interno di quelle abitazioni che potranno essere riscattate o per le quali gli inquilini pagheranno il fitto. Ma non è solo un tema sociale, il progetto rientra in un programma straordinario di riqualificazione urbana e sicurezza delle periferie, destinato a dare un nuovo volto alla città. Interverremo sui collettori fognari, sull’illuminazione, sui percorsi ciclabili, sul recupero degli impianti sportivi, per un costo totale degli interventi pari a 18 milioni di euro”.
La vicenda di Parco Primavera nasce dopo il terremoto del 1980, quando furono disposte moltissime ordinanze di sgombero di edifici gravemente danneggiati e fu requisito il complesso edilizio denominato Parco Primavera di Tuoro per la sistemazione dei nuclei familiari che erano rimasti senza casa. Negli anni successivi il Comune acquistò in diversi momenti parte del complesso. Dei tre lotti del Parco Primavera, solamente due (denominati B2 e A1), furono acquistati dal Comune con i fondi della Legge 219 ed il terzo Lotto denominato B1, per mancanza di fondi, rimase di proprietà della società Project Management. Il Comune di Caserta regolamentò l’assegnazione, la morosità, la mobilità e la revoca dell’assegnazione delle case di proprietà del Comune con la delibera di C.C. n. 160 del 22/12/1995.
Dopo 15 anni, venendo meno le ragioni di urgenza e straordinarietà sottese alla ordinanza di requisizione del 1980, a seguito delle ordinanze ministeriali che cessarono l’assistenza ai nuclei familiari colpiti dagli eventi sismici, il Comune di Caserta non potendo sostenere un impegno economico così oneroso quale i canoni degli alloggi del fabbricato B1 del Parco Primavera, disponeva la derequisizione degli immobili alla quale però non fece seguito la materiale liberazione degli stessi da parte dei nuclei familiari occupanti.
Da quel momento la società proprietaria dell’immobile, conseguentemente, fu costretta a promuovere una serie di azioni giudiziarie per il rilascio delle unità immobiliari, che hanno portato agli sfratti ed alle tensioni degli ultimi anni.