GORIZIA – E’ notizia di sabato notte il suicidio di un uomo 49enne, caporeparto di un centro stampa, in Friuli Venezia Giulia. Il segretario generale della Fnsi Raffaele Lorusso si esprime in merito: «La tragica morte di un uomo, di un lavoratore, di un padre, non può lasciare indifferenti. La tragedia di Gorizia, dove un dipendente poligrafico del centro stampa dei quotidiani il Piccolo di Trieste e il Messaggero Veneto di Udine si è tolto la vita, deve chiamare tutti i giornalisti italiani ad una riflessione sulla qualità e sulle condizioni del lavoro nel settore dell’informazione, la cui funzione è fondamentale per la tenuta democratica di un Paese. All’incredulità e al dolore, che i giornalisti e i poligrafici del gruppo Gedi hanno espresso proclamando una sacrosanta giornata di sciopero, devono seguire momenti di confronto condiviso su come nel comparto vengono declinati i pur spesso necessari processi di ristrutturazione. Ovunque – incalza – stanno prendendo sempre di più il sopravvento politiche aziendali di stampo meramente ragionieristico che fanno passare in secondo piano la qualità del prodotto, il radicamento sul territorio delle testate e, purtroppo, anche la dignità del lavoro e delle persone, ormai pedine da spostare senza criterio sullo scacchiere dei risparmi, degli accorpamenti e dei tagli indiscriminati. Il rispetto per le persone, prima ancora che dei lavoratori, deve tornare a essere una precondizione di relazioni industriali e sindacali spesso degradate. Servono riflessioni, linee d’azione e reazioni comuni. La Fnsi convocherà la conferenza nazionale dei comitati e dei fiduciari di redazione nella giornata di giovedì 21 giugno, a Roma».