di Silvana Narducci
Dopo le esternazioni piuttosto “singolari” di Macron le diplomazie sono al lavoro per ricucire lo strappo tra Italia e Francia. Mentre il ministro Matteo Salvini ed il presidente Emmanuel Macron restano ufficialmente fermi sulle proprie posizioni, c’è stata una telefonata definita ”cordiale” tra il ministro dell’Economia Giovanni Tria e il suo omologo francese Bruno Le Maire dopo la decisione del primo di annullare l’incontro odierno in seguito alle tensioni sulla questione migranti. Fonti del Mef spiegano che “i due ministri si sono parlati al telefono in vista dell’Eurogruppo e l’Ecofin di Lussemburgo il 21 e 22 giugno si incontreranno”…ma non è nota né la data né il luogo.
Intanto arrivano le prime ammissioni dei diplomatici francesi nella speranza che possano bastare all’Italia, offesa ufficialmente dal presidente.
“L’Italia è da anni di fronte a un afflusso massiccio di migranti e l’Europa non l’ha aiutata abbastanza”, ha detto la ministra degli Affari europei francese Nathalie Loiseau, durante il question time del governo all’Assemblea nazionale. “Dobbiamo fare molto di più – ha aggiunto la Loiseau – rivedere le regole di Dublino, rafforzare il controllo alle frontiere esterne dell’Ue, rafforzare Frontex e lottare più efficacemente contro i passeur”.
Solidarietà e comprensione per l’Italia anche da altri Paesi dell’Unione. Intanto Macron pare abbia detto, nella lunga telefonata con il presidente Conte, che la frase a lui attribuita è stata distorta…e tanto è bastato alla diplomazia…doveva bastare perché necessario per i rapporti internazionali. E infatti arriva la notizia ufficiale che “il caso con la Francia è chiuso e il presidente Conte andrà a Parigi come previsto. Anche se avremmo preferito mantenere il punto per più di 48 ore…forse, dico “forse”, la schiena dell’Italia comincia a raddrizzarsi e l’orgoglio italiano a riaffiorare.