IL SINDACO: “CULTURA DELLA LEGALITÀ QUALE BASE FONDAMENTALE PER LA VITA DI UNA COMUNITÀ”
SANTA MARIA CAPUA VETERE – Si è concluso con uno straordinario successo e con la partecipazione di circa mille studenti degli istituti sammaritani l’evento finale del primo anno previsto dal progetto di “Educazione alla Legalità” fortemente voluto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Mirra.
Il percorso è iniziato nel luglio 2017 con la stipula di un protocollo di intesa che ha visto coinvolti oltre il Comune di Santa Maria Capua Vetere quale ente promotore altri sedici partner quali la Curia Arcivescovile di Capua, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la Procura della Repubblica, la Sottosezione dell’Associazione Nazionale Magistrati, il Centro di Giustizia minorile, la Questura di Caserta con il commissariato della Polizia di Stato, il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e tutte le dirigenze degli istituti scolastici comprensivi e superiori della città.
Il momento finale, celebratosi nella suggestiva cornice di un Duomo stracolmo di giovani, ha rappresentato la conclusione di un ciclo di quattordici incontri partito con la cerimonia del processo di beatificazione di Aldo Moro e proseguito con i focus sul cyberbullismo e sul tema della violenza di genere che hanno visto migliaia di studenti confrontarsi con magistrati, avvocati, professori universitari e rappresentanti delle forze dell’ordine; ulteriori momenti significativi sono stati lo spettacolo “Epochè”, con magistrati e detenuti a calcare insieme il palco del Teatro Garibaldi, e, in particolare, il pellegrinaggio che ha permesso a circa 700 studenti di recarsi in udienza da Papa Francesco, il cui saluto rivolto ai giovani sammaritani coinvolti nel progetto dell’amministrazione Mirra è stato inserito in un video la cui proiezione ha aperto l’incontro di ieri mattina.
All’appuntamento, inizialmente previsto per il 21 marzo in concomitanza con la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” e poi spostato a causa delle avverse condizioni meteo di quel periodo, hanno partecipato, oltre alle diverse autorità civili e religiose tra cui l’Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Capua Mons. Salvatore Visco, anche le rappresentanze di tutti gli istituti scolastici della città di Santa Maria Capua Vetere che con oltre 1000 presenze hanno manifestato tutto il proprio entusiasmo con la lettura di scritti realizzati da ogni singolo istituto con i quali sono state meticolosamente percorse ed evocate le vite di alcune vittime della mafia. Altro momento intenso è stato rappresentato dalla lettura di un ricordo dei Magistrati vittime della mafia Chinnici, Falcone e Borsellino da parte dei Magistrati dell’ANM di Santa Maria Capua Vetere.
“A questo momento così significativo – ha dichiarato il sindaco Antonio Mirra – siamo giunti al termine di un percorso partito sia con l’individuazione di una assessorato ad hoc che ho avuto il piacere di affidare al dottor Oscar Bobbio, sia con l’istituzione di una commissione consiliare specifica con la presidente Maria Leonardi Uccella, sia con la stipula di un protocollo di intesa che ha dettato le linee guida dell’intero progetto e sia infine con l’impegno costante dell’avvocato Giuseppe Simeone, promotore del progetto insieme al compianto don Mimì Di Salvia, e della consigliera Edda De Iasio che hanno curato il coordinamento con gli istituti scolastici e l’organizzazione dei quattordici appuntamenti; in tal modo migliaia di studenti sono stati i veri protagonisti di questo percorso incentrato sul principio, basilare per la vita di una comunità, della cultura della legalità come fondamento rispetto al quale è importante proprio dialogare con i giovani all’interno delle scuole”.