SESSA AURUNCA – I sindacati dei dipendenti del Consorzio Aurunco di Bonifica chiedono alla giunta regionale soluzioni per i lavoratori del CAB in crisi ormai da anni.
“Le scriventi OO.SS. di rappresentanza aziendale, nell’unico intento di salvaguardare i livelli occupazionali e la funzionalità dell’Ente di bonifica aurunco, nonché tutelare i produttori agricoli del comprensorio di bonifica i quali, stante la condizione di paralisi gestionale dell’Ente, patiranno gravi ripercussioni economiche per le attività del comparto agricolo, esprimono un netto dissenso verso le inesistenti azioni di tutela poste in essere dall’amministrazione regionale della Campania.
Dopo oltre quattro anni di crisi totale e ben sette anni di commissariamento da parte della Regione Campania (prima con l’amministrazione Caldoro e successivamente con l’amministrazione De Luca), ci troviamo oggi 16 maggio nella condizione di non poter garantire l’erogazione dei servizi essenziali ai consorziati ed in vista della stagione calda, non poter offrire il fondamentale servizio di irrigazione agli imprenditori agricoli; si badi bene, non a causa dei fenomeni di siccità che hanno colpito il nostro paese negli ultimi anni, ma molto più drammaticamente per un “fenomeno di siccità” finanziaria determinata da pessime gestioni politiche del Consorzio Aurunco di Bonifica.
Più volte abbiamo denunciato questi fatti, in tutte le sedi consentite, dalla Prefettura agli uffici regionali, passando per le associazioni di categoria, ma le nostre rivendicazioni sono state sempre sottovalutate. Nei mesi di ottobre novembre 2017 è stata predisposta una bozza di delibera con la quale la Giunta Regionale avrebbe sancito la liquidazione del Consorzio Aurunco e la successiva incorporazione del territorio, ad esso affidato, con il Consorzio del Bacino Inferiore del Volturno; Ente di medesima natura giuridica, con eguali mansioni e confinante geograficamente con il comprensorio di bonifica aurunco.
Questa bozza di delibera non ha visto mai la luce per la dichiarata opposizione del consigliere regionale Gennaro Oliviero, il quale senza mai fornire una convincente motivazione o un confronto chiaro con i lavoratori ha posto il veto; logica avrebbe voluto che il veto fosse accompagnato da una proposta alternativa, invece ancora oggi, si tengono riunioni “tecniche” negli uffici politici regionali alla ricerca di somme improbabili per disporre estemporanee “pezze” dalle gambe cortissime.
Riunioni, è bene sottolinearlo, alle quali i sindacati, veri rappresentanti dei lavoratori, sono tenuti a distanza. Con questo comunicato, vogliamo ribadire con forza che siamo pronti al confronto costruttivo per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori e dei contribuenti, in qualunque momento, ma al contempo condanniamo questa gestione politica regionale rea di aver sottovalutato per troppo tempo il problema Consorzio Aurunco di Bonifica.
Chiediamo con immediatezza un tavolo di confronto con i vertici della Giunta Regionale della Campania per esporre le nostre ragioni e per procedere alla fusione con il Consorzio di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, unica strada ad oggi percorribile per la soluzione dei problemi che assillano il territorio aurunco per la bonifica e l’irrigazione di esso”.